Il ritorno della Fornero, la Lega insorge

Roma, 20 luglio 2021 – Il ministro Andrea Orlando convoca i leader sindacali per il 27 luglio per riaprire il cantiere pensioni in vista della fine di Quota 100. Ma sul tavolo del Ministero del Lavoro arriva la bomba della nomina dell’ex ministro Elsa Fornero a consulente di Palazzo Chigi: e così scatta l’allarme rosso tra leghisti (“non siamo per niente tranquilli”) e grillini (“Impensabile un ritorno alla legge Fornero”), ma anche in Cgil, Cisl e Uil, contro colei che è stata considerata la più rigorista del governo Monti, autrice di una riforma lacrime e sangue. E che, per di più, si è più volte espressa proprio per l’abolizione tout court del canale di uscita anticipato voluto dal governo giallo-verde: “Avrei preferito – ha spiegato non a caso qualche mese fa – un impegno preciso a non rinnovare Quota 100: non vorrei che il governo rimanesse imbrigliato nella ragnatela dei partiti e della loro caccia al consenso”.

In realtà, l’ex ministro è stata nominata consulente nel Consiglio d’indirizzo per la politica economica, istituito, dieci giorni fa, dal sottosegretario con delega alla Programmazione, Bruno Tabacci. Compito del comitato, a titolo gratuito, sarà quello di “orientare, potenziare e rendere efficiente l’attività del Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica” diretto da Marco Leonardi. Ma è bastato che la Fornero tornasse di nuovo sulla scena perché immediatamente si aprisse il fuoco di fila contro i possibili interventi dell’economista torinese. E, d’altra parte, come la pensi anche a distanza di dieci anni è noto.

“Quella delle pensioni è l’unica che in Europa non ci chiedono più perché l’abbiamo fatta”. Al massimo si possono fare operazioni chirurgiche per garantire qualche via d’uscita più favorevole per chi svolga lavori gravosi e per le donne, con Opzione donna. È altrettanto noto, però, che la Fornero sia invisa innanzitutto alla Lega: sono epici gli scontri anche in diretta tra la professoressa e Matteo Salvini. E, a quel che risulta, proprio il leader leghista ha preso male il ritorno in campo della Fornero. Da qui un’interrogazione urgente a Orlando con l’avviso: “La scelta di Elsa Fornero non è sinonimo di tranquillità e serenità, anche alla luce della prossima scadenza della sperimentazione di quota 100”. E di “disastro” nel caso di ritorno alla legge Fornero parla Massimiliano Fedriga. Ma non sono da meno i grillini.

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