Il giorno della sinistra: più creativi ma sfavoriti, l’orgoglio dei mancini

Adriana Riccomagno

Cos’ hanno in comune Lady Gaga, Albert Einstein, Barack Obama e Lionel Messi? La predilezione per la mano sinistra, così come Leonardo da Vinci, Napoleone, Maradona, Valentino Rossi, Bill Gates, Steve Jobs, Mark Zuckerberg. E a Hollywood Julia Roberts, Nicole Kidman e il maestro Clint Eastwood: tutti mancini.

Il 13 agosto è la loro festa: su iniziativa del Left-Handers Club, con sede nel Regno Unito, dal 1992 il 13 agosto è la giornata a loro internazionalmente dedicata. Alessandro Vercelli, ordinario di Anatomia umana del Dipartimento di Neuroscienze e direttore del Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi (Nico) dell’Università di Torino, affronta pregi e difetti di una condizione che riguarda più di un essere umano su dieci.

Cosa vuol dire essere mancini? «È normale avere una predominanza di un lato rispetto a un altro nell’eseguire compiti, i mancini non prediligono il lato destro: e sono il 10%. I termini scientifici per indicare la preferenza e la capacità di compiere un’azione più facilmente e meglio da un lato rispetto a un altro sono destro e non destro».

La caratteristica è recente?

«No, è insita nella natura umana: persino dalle incisioni rupestri si capisce come anche gli uomini primitivi preferissero usare la mano destra. Questo invece non vale per la gran parte degli animali».

Perché si diventa mancini?

«Sembra che la predominanza o lateralizzazione delle funzioni verso il lato destro del cervello sia in parte dovuta ai geni, ma di uno “spettro” di geni, secondo alcuni una quarantina. Molto spesso due gemelli, anche se monovulari e quindi identici dal punto di vista genetico, non sono entrambi mancini; i figli di due genitori mancini lo sono nel 25% dei casi, più del doppio della popolazione generale».

Quando si sviluppa questa peculiarità?

«Studiando i feti si è visto dai movimenti che già a dieci settimane sembra esserci una predilezione, di solito per il lato destro, anche quando il cervello e le sue connessioni non sono ancora ben sviluppati».

È vero che i mancini sono più intelligenti?

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