Mario Draghi, rientro da brivido: sul tavolo del governo reddito di cittadinanza, ius soli e migranti
Per Conte e il Movimento 5 Stelle è un dogma. Salvini e Renzi vorrebbero superarlo. Il Pd è per le modifiche. Le parole del Presidente Draghi, che ne ha difeso il principio fondante, ne salvano la sopravvivenza, ma è sui cambiamenti alla normativa che si innescheranno possibili frizioni. Così come sulla riforma delle politiche attive. Altro tema non facile sarà poi la riforma del fisco, dove le due filosofie che convivono nell’Esecutivo, quella pro patrimoniale del Pd-Leu-parte dei Cinque Stelle e quella pro imprese, autonomi e ricchezza privata rappresentata dal centrodestra di governo dovranno necessariamente trovare una sintesi. Anche perché la riforma del sistema delle tasse è già oltre la linea del cronoprogramma per il Recovery Plan.
La sua approvazione, infatti, era prevista per luglio. Le possibili fibrillazioni per il governo non si esauriscono con quei dossier sensibili alla vocazione dei partiti, ma abbracciano anche le politiche messe in campo per il contrasto alla pandemia. Dunque molta attenzione su come si svolgerà il ritorno alla scuola in presenza, la gestione delle risposte territoriali a eventuali cambiamenti del quadro epidemiologico. E l’ipotesi terza dose, che comincia ad aleggiare. Mai come negli ultimi mesi i vaccini, infatti, hanno assunto il profilo di fatto politico.
IL TEMPO
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