In Onda, l’allarme del professore Fabrizio Chiodo: “Terza dose? Se non vacciniamo tutti aumentano le varianti”

Non a caso all’inizio di agosto l’Organizzazione mondiale della sanità ha chiesto una moratoria sui richiami del vaccino contro il Covid-19 ai Paesi ricchi, “almeno fino alla fine di settembre, per consentire di vaccinare almeno il 10% della popolazione di ogni Paese”. A lanciare l’appello era stato il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, esortando: “Dobbiamo cambiare rotta”. Ha spiegato che oltre 4 miliardi di dosi sono state somministrate a livello globale, oltre l’80% nei Paesi ad alto e medio reddito, nonostante vi viva meno della metà della popolazione mondiale. “Centinaia di milioni di persone sono ancora in attesa della prima dose”, aveva detto, comprendo le preoccupazioni per la variante Delta, ma è “inaccettabile” che gli stessi Paesi si accaparrino nuove dosi mentre le persone più vulnerabili nel resto del mondo sono a rischio.

Secondo l’Oms, non è dimostrato che nuovi richiami a chi ha già avuto due dosi siano efficaci. Più volte le Nazioni unite hanno già chiesto ai Paesi ricchi di fare di più per aumentare l’accesso al mondo in via di sviluppo. Intanto, l’Agenzia europea del farmaco (Ema) e il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) sono tornati sul tema vaccini. Hanno sottolineato che il ciclo vaccinale completo protegge anche dalla Delta, rilevando anche che il “numero limitato di infezioni” tra gli immunizzati “non implica il fallimento” del vaccino, che protegge anche dalle forme gravi della malattia.

IL TEMPO

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