Techetecheté, quando vince la memoria
Le Teche ci hanno mostrato quando Benigni fece irruzione sul palco di un programma condotto da Pippo Baudo abbracciandolo e maneggiandolo un po’ ovunque. Lo stesso fece, in altra occasione, con Raffaella Carrà. Ecco, ancora una volta il fascino e l’utilità della memoria. Però la memoria ha anche una doppia faccia. In occasione della morte di Nicoletta Orsomando, le Teche hanno mostrato più volte l’annunciatrice nell’esercizio delle sue funzioni, ma anche insieme alla Cannuli o alla Vaudetti o alla Elmi. Una coppia, assistendo a queste immagini, ha riaperto un contenzioso, perché lei sosteneva che lui, ogni volta che compariva la Elmi, aveva quasi un mancamento e faceva intendere che l’aveva incontrata una volta e si erano guardati. Non era certamente vero, ma in questo caso la memoria ha rinverdito un contenzioso nella coppia e l’occasione di litigare sul passato.
Comunque le Teche Rai sono un patrimonio, perché in qualche modo sono la nostra storia e testimoniano come la televisione, intesa come mezzo di comunicazione, sia cambiata, sia migliorata o peggiorata, abbia fornito prodotti sempre diversi, mutando ovviamente il linguaggio.
Complimenti, perciò, a quanti lavorano alle Teche e a quanti hanno prodotto queste puntate attualmente in onda.
LA STAMPA
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