Le cure che verranno: quali sono i 9 farmaci in commercio che gli scienziati stanno testando contro il Covid
Paolo Russo
ROMA. Sono accatastati negli scaffali delle farmacie già da anni e costano quasi sempre meno di 10 euro, ma ora potrebbero tornare sotto i riflettori in veste di paladini della lotta al Covid. Sono i magnifici 9 vecchi farmaci, approvati dall’Fda americana dal lontano 1971 in poi, passati ora al setaccio dai ricercatori dell’Università di Manchester e che in laboratorio si sono mostrati capaci di bloccare la replicazione del SarsCov2 nelle cellule umane. Dati ancora parziali ma solidi, tanto da essere pubblicati nella rivista scientifica Plos Pathogens, la stessa scelta dal nostro prestigioso Iss per pubblicare un suo studio, quello sul ruolo che l’interferone sembra svolgere nel prevenire la malattia da Covid.
Contro il virus si rispolverano i vecchi farmaci ma se ne continuano a ricercare di nuovi, perché come ha di nuovo ribadito il direttore della prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, i vaccini vanno bene per ridurre al minimo i danni, ma l’immunità di gregge con questo virus è una chimera. Per cui la guerra si vincerà solo con una cura capace di bloccarlo quando entra nel nostro organismo, superando i limiti dei pur efficaci monoclonali. Che prima di tutto costano tanto, tra mille e duemila euro. E poi per funzionare devono essere somministrati per via endovenosa quando i sintomi ci sono già ma prima che la malattia assuma forme gravi.
I primi test in laboratorio
Non
hanno certo un problema di prezzo i vecchi medicinali esaminati dai
ricercatori di Manchester, che alla fine ne hanno selezionati nove, che
almeno in laboratorio hanno dimostrato di saper mettere la museruola al
virus. Per farlo hanno utilizzato una versione del SarsCov2
«etichettato» con un enzima luminescente per quantificare la carica
virale delle cellule umane infettate, che sono poi state messe in
contatto con i farmaci old style, 9 dei quali hanno bloccato la
replicazione del virus. Tra questi ci sono due antimalarici:
l’amodiachina, che in Marocco si vende a meno di un euro e l’atovaquone,
che di euro ne costa invece 48. L’esame lo ha superato anche la
bedaquilina, un anti micobatterico utilizzato soprattutto contro le
forme più ostiche delle tubercolosi, che la Johnson&Johnson,
proprietaria di uno dei vaccini contro il Covid, ha deciso lo scorso
anno di vendere a solo un euro e mezzo la pillola. Costa
poco, 7 euro, anche l’ebastina, vecchio antistaminico fino ad oggi
indicato nel trattamento sintomatico di forme allergiche, come rinite e
congiuntivite allergica.
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