I colloqui segreti di ITA, come farsi assumere dalla nuova Alitalia
«Come ti descrivi? Parlaci di te. Quali sono per te i valori più importanti?». Per lavorare con Ita basta un provino. Un video dove i candidati piloti, hostess, rampisti, meccanici devono rispondere a cinque domande. Per ognuna hanno trenta secondi per prepararsi e un minuto per registrare la risposta. «Racconta un progetto o un’attività sfidante svolta con successo che ti ha visto coinvolto e di cui sei particolarme orgoglioso», è la seconda question-time. E ancora: «Cosa ti attrare della possibilità di lavorare in Ita?». Quali sono le caratteristiche che rendono una squadra vincente?». «Quali sono le abilità che vorresti sviluppare?».
Ita, erede di Alitalia, manda in soffitta il vecchio modo di selezionare il personale. Niente più brevetti e certificati come biglietto da visita a dimostrare le capacità di saper far decollare jet, aggiustare motori. Che, ovviamente, devono esserci. Ma in un secondo momento. Il percorso per essere assunti ora è tutto digitale. Le selezioni sono iniziate il 26 agosto e oggi, secondo quanto annunciato dal presidente di Ita Alfredo Altavilla ci saranno le prime assunzioni. Ma come stanno avvenendo queste benedette selezioni?
Dopo aver inviato, rigorosamente online, il curriculum vitae, l’azienda spedisce ai candidati un questionario. Ovviamente con la posta elettronica. Con il Covid non ci incontra, tutto si fa a distanza. Con l’email catapultata sul computer vengono chieste le precedenti esperienze. Esperienze che per gli ex dipendenti Alitalia non mancano. Ma non mancano neppure agli assistenti volo di altre compagnie, in maggioranza low cost che cercano di entrare nell’ottovolante digitale per essere tra i 2.800 dipendenti che potranno decollare con Ita il 15 ottobre prossimo. Tra quattro anni, se tutto va bene e i passeggeri torneranno, le assunzioni saliranno a 5.500. Per quella manciata di posizioni, 2.800 appunto, hanno risposto in ventimila.
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