L’autocensura del David umilia l’arte
Senza memoria l’uomo perde la capacità di raccontare il mondo. Ecco, questa è una copia del David per testimoniare la memoria». Non si capisce perché, in questo sforzo titanico di testimoniare la memoria, David debba rinunciare ai glutei rotondi e al pisello, cui con Michelangelo era certamente affezionato. La memoria, per noi, è il ricordo della nostra civiltà e della nostra cultura, che da più di mezzo millennio hanno quasi liberato l’arte e noi da censure infantili sulle pudenda. Se altre culture non ce l’hanno ancora fatta, rispettiamole: ma dichiarandolo, senza nasconderci dietro la furbizia, tradizionale vizio (e vezzo) nazionale.
IL GIORNALE
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