Frosinone, il tabaccaio che ha ucciso un ladro: «Ero con mio figlio e ho sentito dei rumori, ho sparato per difendermi»
di Rinaldo Frignani
Così Sandro Fiorelli, tabaccaio di Santopadre, che lunedì sera ha sparato contro un uomo che era entrato nella sua villetta. «Ho sentito i rumori al piano di sopra, ho preso il fucile: quello mi ha puntato addosso la pistola». Ma era finta
«Mi sono soltanto difeso», è questa la linea tenuta dal tabaccaio Sandro Fiorelli, 58 anni
, di fronte ai carabinieri che lo hanno interrogato per ore in caserma.
La stessa seguita in numerosi casi analoghi che si sono registrati in
un passato anche recente. Saranno le perizie balistiche, l’incrocio
delle testimonianze di chi era presente, la ricostruzione dell’esatta
dinamica a dover stabilire se davvero si è trattato di legittima difesa o
se invece ci sia stato un eccesso colposo. In questo caso la posizione
giudiziaria di chi ha sparato sarebbe diversa, più gravi le conseguenze
penali.
Così il tabaccaio ha ricostruito quanto accaduto a Frosinone:
«Stavo tornando dal lavoro nella mia villetta con mio figlio e quando
sono entrato in casa ho sentito dei rumori. Ho capito che c’era qualcuno al piano superiore e allora ho preso il fucile perché mi sono spaventato.
Sono uscito di casa e mentre facevo il giro della villetta un uomo mi
si è parato davanti. Impugnava una pistola, me l’ha puntata contro e a
quel punto ho sparato».
Secondo il racconto di Fiorelli il ladro non era da solo, «ma quando
ha capito che in casa era entrato qualcuno, è uscito dalla porta
finestra del piano superiore che consente di uscire, ed evidentemente
voleva scappare, ma quando mi ha visto stava per fare fuoco e invece io ho sparato per difendermi».
Saranno i carabinieri del comando provinciale di Frosinone guidati dal
colonnello Alfonso Pannone e del reparto operativo, coordinati dal
tenente colonnello Andrea Gavazzi a verificare se la ricostruzione fatta
dal proprietario sia attendibile. Su questo si gioca l’esito dei primi
accertamenti e dunque la decisione di denunciare Fiorelli, di disporne
il fermo oppure lasciarlo libero, anche se si decidesse di contestare
l’eccesso colposo di legittima difesa.
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