Destini incrociati dei due presidenti

Potrebbe farlo, in teoria, se i partiti della sua maggioranza gli si presentassero davanti uniti nel proporgli di eleggerlo al primo scrutinio. Ma questo, appunto, finora non è accaduto. Anzi, Salvini e Berlusconi sono contrari. Meloni è favorevole, ma solo per ottenere elezioni anticipate. Anche Letta in teoria lo sarebbe, ma un gran pezzo del suo partito no, o almeno no se in cambio, a Palazzo Chigi, non va un Pd. Inoltre anche alle orecchie di Draghi saranno arrivate voci che parlano di un possibile rinvio del voto sul Quirinale se il numero di deputati e senatori contagiati o in quarantena continua a crescere al ritmo di questi giorni. Sembra incredibile: si andrebbe a un’inedita “prorogatio” del Capo dello Stato, prodroma di un bis emergenziale non più rifiutabile. Tal che si può dire che Mattarella e Draghi, nei rispettivi ruoli, “simul stabunt, simul cadent”.

LA STAMPA

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