Berlusconi a Roma riunisce il partito. E arriva l’aut aut: Draghi premier o si torna al voto
Oggi Berlusconi sarà a Roma. L’idea è quella di preparare il vertice del centrodestra (in programma con ogni probabilità venerdì a Villa Grande) riunendo già domani i vertici del partito. Si parlerà del «nodo Quirinale» e soprattutto del futuro del governo Draghi. Ed è proprio sull’ipotesi di un passaggio al Colle dell’attuale premier che Forza Italia da giorni che ha espresso l’intenzione di sfilarsi da una maggioranza guidata da un altro presidente del Consiglio.
Lo stesso Berlusconi va ripetendo ai suoi: «Siamo entrati in un governo sostenuto da un’ampia maggioranza di cui il presidente Mario Draghi è il garante. Senza di lui si va necessariamente al voto». Il leader di Forza Italia non ha dubbi. Quella che un tempo era soltanto la legittima speranza di Giorgia Meloni (mandare Draghi al Colle per ritornare al più presto alle urne) ora diventa una supposizione molto credibile dal momento che Lega e Forza Italia si sfileranno da un governo che non rappresenterebbe l’unità (e lo spirito) dell’esecutivo guidato dall’ex presidente della Bce.
Uno scenario, questo, che il leader azzurro non vede però come il più probabile. «Draghi – dice – a molti non piace e tanti non lo voterebbero comunque perché la sua elezione significherebbe elezioni anticipate, voto subito». Il riferimento più immediato è al piccolo esercito di parlamentari del gruppo Misto. Una fetta considerevole dell’elettorato attivo per il Quirinale, ago della bilancia rispetto ai due blocchi di centrodestra e centrosinistra. E da quelle parti non sono in molti a voler chiudere i conti in fretta con questa legislatura.
Anche Matteo Salvini ripete da giorni che Draghi è impegnato nel gestire una doppia emergenza (sanitaria ed economica) e che il suo posto resta a Palazzo Chigi. «Da tempo sto lavorando – aggiunge il leader del Carroccio – a individuare, grazie a contatti a 360 gradi, una personalità di alto profilo, di centrodestra. E sto lavorando soprattutto affinché questa scelta arrivi in tempi rapidi».
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