Revocati gli assessori, Musumeci azzera la giunta e sfida i franchi tiratori
«Sono deputati che mi hanno fatto richieste irricevibili e quindi ho
dovuto dire di no a deputati con i quali per una questione di igiene non
ho voluto avere rapporti negli ultimi anni», ha aggiunto.
«Restiamo a lavorare – ha voluto ribadire il presidente della Regione –
perché questa Regione ha bisogna di una legge di stabilità, perché siamo
nella pandemia, dobbiamo spendere le risorse del Pnrr, fare partire
cantieri per 4,5 miliardi».
E ha rincarato la dose: «Sette scappati di casa non possono pensare di potere condizionarci o di determinare una pressione esterna sul nostro governo di qualunque tipo, richieste trasversali mandando messaggi che appartengono al peggiore dei linguaggi della comunicazione. Un presidente che non è stato condizionato dalla mafia può essere condizionato da loro?».
Che succederà ora? Il centrodestra non potrà certo puntare allo scontro col presidente Musumeci, che fra un anno chiederà la conferma del mandato ai siciliani. Se si arriva a consumare una sorta di vendetta su una votazione di indubbia rilevanza istituzionale sono i partiti a dover capire quali sono i loro rappresentanti che hanno giocato malamente con i loro voti. Musumeci potrà decidere rapidamente la formazione della nuova giunta o prendersi tempi più lunghi. Il problema sarà di chi ha “bisogno” del potere di governare.
IL TEMPO
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