Di Maio raduna le truppe anti Conte

Intanto i contiani pressano per l’espulsione di Di Maio. Un provvedimento complicato, «dato che le prescrizioni dello Statuto sono ora molto blande per far entrare il M5s nel registro dei partiti», dice l’avvocato degli espulsi Lorenzo Borrè. Borrè difende anche gli attivisti partenopei che chiedono la sospensione del nuovo Statuto. Oggi a Napoli è prevista l’udienza e il ricorso è una spada di Damocle che pende sulla contesa. Se venissero accolte le richieste dei ricorrenti si tornerebbe al Comitato direttivo votato a febbraio del 2021 e l’attuale leadership non esisterebbe più. Ma sono i dimaiani a spingere per la scissione. «Non è Conte che caccia Luigi, siamo noi che ce ne andiamo in settanta», dice un parlamentare vicino a Di Maio. Nel mezzo una vasta zona grigia che spera nella pace e confida nel lavoro dei pontieri. E non è escluso un intervento in questo senso da parte di Grillo, che per ora rimane in silenzio.

IL GIORNALE

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