Berlusconi ignora le liti tra alleati. “Bisogna produrre più gas in Italia”

Nel suo intervento alla radio Berlusconi traccia anche una roadmap delle priorità. «Dobbiamo dunque realizzare nuovi impianti e nuove infrastrutture per rendere l’Italia più indipendente dall’estero per l’energia e sfruttare al meglio gli impianti esistenti, come il gasdotto Transadriatico, il Tap (cioè il Trans Adriatic Pipeline): questo dimostra quanto sbagliava chi, per anni, si è opposto alla sua realizzazione in nome di un ambientalismo del no, un ambientalismo dei divieti davvero superato dalla storia». In gioco, spiega, c’è molto di più di una semplice crisi economica. E ricorda che non si tratta soltanto di aiutare le famiglie in crisi. «Sono a rischio migliaia di posti di lavoro – ricorda Berlusconi – e qualche Comune, sarà addirittura obbligato a diminuire i suoi servizi ai cittadini come ad esempio l’illuminazione pubblica o il riscaldamento nelle scuole».

Accanto al piano a lungo termine sulle infrastrutture, però, servono anche misure immediate. E il governo – dice – deve reperire i fondi per inibire gli aumenti sulle bollette delle famiglie. E al ministro Cingolani, secondo il quale l’aumento del costo dell’energia rischia di superare l’importo del Pnrr, replica Anna Maria Bernini. «Se è giusto scongiurare un cortocircuito tra deficit e mutata situazione internazionale – afferma la presidente dei senatori azzurri -, il governo ha però il dovere di ponderare bene se l’aiuto a imprese e famiglie per la crisi energetica sia debito buono o cattivo. Per noi è assolutamente debito buono, molto più buono del rifinanziamento del reddito di cittadinanza».

IL GIORNALE

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