Conte «spiazzato» dalla mossa di Grillo: ora un faccia a faccia, nel M5S

I legali di Conte e Grillo secondo quanto filtra da indiscrezioni si sono confrontati ieri. L’orientamento sembrerebbe non più quello di affidarsi a una ratifica in tempi rapidi dei votanti «mancanti», ma di procedere con l’elezione di un nuovo comitato di garanzia, in modo che ci sia un legale rappresentante che possa far partire l’iter per la votazione sullo statuto (o eventualmente stabilire i criteri per l’elezione del comitato direttivo).

I tempi, però, si preannunciano lunghi: almeno un mese. I passaggi sono chiari: in sette-dieci giorni i Cinque Stelle faranno la prima mossa, Grillo indicherà la rosa dei nomi del comitato, ci sarà una votazione poi i tre eletti dovranno riunirsi, scegliere un presidente e deliberare una votazione. Questa fase potrebbe essere completata per l’inizio dell’ultima settimana di febbraio. Poi per le votazioni che riguardano le modifiche statutarie serviranno 15 giorni di preavviso: ecco allora arrivare a una possibile soluzione — nella migliore delle ipotesi — per la prima decade di marzo. «Io non sarei così ottimista: prima di procedere spediti dovremmo valutare con attenzione ogni aspetto di ogni passaggio, proprio per evitare di ritrovarci in guai peggiori tra pochi mesi», sottolinea un pentastellato. In ogni a metà marzo servirà il via libera per le liste per le Comunali di primavera: un appuntamento che potrebbe essere a rischio per i Cinque Stelle in caso di altri intoppi.

CORRIERE.IT

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