“Bonus edilizi, frodi troppo facili”. Lite tra Draghi e M5S sui controlli

Non la pensano così Franco e Draghi. “Se il Superbonus oggi rallenta è per i sequestri della magistratura non per i controlli”, tuona Draghi. Furibonda la risposta dell’ex ministro M5S Riccardo Fraccaro: “Draghi sbaglia due volte, le truffe riguardano solo in minima parte il Superbonus. Il governo lavori per far ripartire subito i cantieri”. Dalle carte delle Procure in effetti emerge un quadro di truffa legata per lo più ad altri bonus edilizi. Confermato dall’Agenzia delle entrate: bonus facciate (46%), ecobonus (34%), bonus locazioni (9%), sismabonus (8%), Superbonus (3%).

La Procura di Roma spiega questa preferenza con l’assenza in questi casi dell’obbligo del visto di conformità e delle asseverazioni tecniche, poi introdotte dal governo Draghi. Lo stesso ministro Franco ammette: “I crediti falsificati riguardano poco il 110%, ma soprattutto gli altri”. Ma la miccia è partita e i Cinque Stelle in una nota chiedono al ministro di “chiarire, portando i dati in Parlamento: le frodi legate al Superbonus sono il 3% del totale”.

Franco intanto invita gli operatori a riattivare le piattaforme e accettare i crediti. Poste lo farà, “a valle delle modifiche normative annunciate”. Mentre Draghi taglia corto: “L’edilizia va avanti lo stesso, anche senza Superbonus: guardate gli altri Paesi”. Un modo per ricordare la sua nota avversità alla misura.

REP.IT

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