Governo, il corto circuito da evitare

di Claudio Tito

Esiste un’agenda 2022 dei partiti italiani? Ne esiste una davvero compatibile con la realtà che ci circonda? A poco più di un anno dalle prossime elezioni, le forze politiche possono fare a meno – come molte di esse sembrano voler fare – della parola “Europa”?

Dopo la rielezione di Sergio Mattarella al Quirinale, è partita di fatto la campagna elettorale. Ma il tutto sta avvenendo intorno ad un perno che ha di nuovo lo stesso nome e cognome: Mario Draghi. Stavolta però il suo ruolo (più che il suo governo) e la sua funzione futura (al di là delle sue intenzioni) si stanno rivelando il punto nevralgico se non l’ossessione della maggioranza e dell’opposizione. Un parafulmine e una giustificazione, una scusa e un alibi. Che insieme si stanno rivelando il paradosso della politica italiana. Una situazione che rischia di provocare un corto circuito. E di far sprofondare il dibattito nella irrealtà.

Il problema è che, in questo inizio di anno, il confronto appare slegato dal contesto internazionale in cui l’Italia – nolente o volente – è costretta ad agire. Se non se ne tiene conto, è letteralmente impossibile risolvere o tentare di risolvere i problemi degli italiani. La propaganda e la demagogia di chi spera di ottenere consensi rivolgendosi direttamente alla “gente” assecondandone gli istinti e non i bisogni, è una mera fabbrica di inefficacia e non di buona politica.

La lezione degli ultimi due anni, per molti dei partiti anche della coalizione governativa, sembra già dimenticata. L’Italia è un Paese che purtroppo continua ad avere un fardello pesantissimo di questioni irrisolte, di ritardi annosi, di esigenze basilari insoddisfatte. Ma si tratta di ostacoli superabili solo e soltanto con una agenda realistica da concordare con l’Unione europea. Al di fuori di quel perimetro si staglia solo il baratro dell’irresponsabilità e dell’incompetenza.

Il presidente del Consiglio ha richiamato l’esistenza di quel perimetro. L’attuazione del Pnrr, i costi dell’energia, i rischi dell’inflazione non sono parole vuote. Rappresentano strumenti e difficoltà reali. Occasioni da mettere a disposizione degli italiani per risolvere i loro problemi.

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