La vendetta di SuperMario

Draghi: “Mi candidano a tanti posti, ma se volessi un lavoro me lo posso trovare anche da solo”

La vicinanza, l’indulgenza, la comprensione, il premier intende riservarla al Paese reale. Mercoledì sarà al laboratorio del Gran Sasso con il premio Nobel Giorgio Parisi a incontrare le scienziate italiane ed europee che dimostrano come il binomio donne e scienza vada sempre più incentivato. Ha cominciato il suo giro nel Paese a Genova. Lo continuerà in altre città, perché l’idea è quella di connettersi con chi – dopo la pandemia – rappresenta la ripresa. Con l’obiettivo di tenere alto un elemento che Draghi considera in questa fase fondamentale anche per l’economia: la fiducia dei cittadini. Su quella punta, quella intende coltivare. Così, già il 23 febbraio sarà a Firenze: aprirà un convegno della Conferenza episcopale italiana con i sindaci del Mediterraneo.

E ne approfitterà per alcune tappe mirate in città organizzate dal sindaco Dario Nardella e dal presidente della Toscana Eugenio Giani. Finita la fase dell’emergenza Covid, la presenza di Mario Draghi nel Paese sarà sempre più visibile. Così come plastica, apparirà – a differenza di quanto avvenuto nei giorni del Quirinale – la sua distanza dai partiti.

LA STAMPA

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