Bocciato il referendum sull’eutanasia. Tra l’idea etica dello stato e l’idea radicale della libertà vince la zona grigia

Poi certo, si può discutere anche – si vedrà con i referendum che saranno ammessi – sulla capacità di “scossa” del sistema da parte dell’istituto referendario, il cui abuso nell’ultimo trentennio ha prodotto una disaffezione rispetto allo strumento: gli ultimi ad aver raggiunto il quorum sono quelli sull’acqua pubblica e sui servizi pubblici locali nel 2011, spinti dal grillismo montante. E anche quanto anche il referendum venga percepito come un vaccino rispetto alla malattia della crisi della rappresentanza e della politica o sia esso stesso parte di una disaffezione più generale, nell’Italia dell’astensione e del disincanto verso tutto ciò che è politico, perché un conto sono le firme online, altro è la partecipazione reale. Ma il punto più rilevante non è che senza referendum non c’è democrazia. Non c’è senza un Parlamento funzionante. 

L’HUFFPOST

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