Bollette, ecco il piano per l’emergenza
FONTI ENERGETICHE ALTERNATIVE – Stop burocrazia per gli impianti green
Per
accelerare per l’installazione di impianti a fonti rinnovabili arrivano
quella che il ministro della Transizione Roberto Cingolani ha definito
«una formidabile semplificazione». Si va dall’estensione del modello
unico semplificato per gli impianti di potenza fino a 200 kW
prevalentemente per autoconsumo alla regolamentazione dello sviluppo del
fotovoltaico in area agricola, dalla semplificazione per impianti
rinnovabili in aree idonee alla razionalizzazione e semplificazione
delle procedure autorizzative per gli impianti offshore e
semplificazioni per impianti a sonde geotermiche a circuito chiuso. È
poi previsto che anche i beni del demanio militare o a qualunque titolo
in uso alla Difesa possano essere utilizzati per installare impianti di
produzione di energia da fonti rinnovabili. Il decreto, inoltre,
istituisce un fondo da 267 milioni per aiutare le piccole e medie
imprese in questi processi e stanzia 290 milioni in due anni per crediti
di imposta destinati invece a promuovere la produzione di energia da
fonti rinnovabili al Sud.
I GIACIMENTI NATURALI – Obiettivo gas a 5 miliardi di metri cubi
Sul
caro-gas, oltre a calmierare le bollette, il nuovo decreto agisce su
due livelli. Innanzitutto, da un lato si interviene sui giacimenti
esistenti, quelli attivi nel Canale di Sicilia, nelle Marche ed al largo
di Ravenna, ottimizzando quello che c’è per estrarre 2,2 miliardi di
metri cubi portando così la produzione nazionale oltre i 5 miliardi di
metri cubi che «con opportune regole – ha spiegato ieri il ministro
Cingolani – attraverso il gruppo Gse verranno distribuiti ad un prezzo
estremamente più vantaggioso rispetto a quello normale di mercato alle
imprese». Sul fronte della sicurezza energetica, c’è poi l’obiettivo di
un’ottimizzazione generale degli stoccaggi per avere le riserve sempre
piene anche durante il loro uso prevedendo di avere sempre un
riempimento minimo del 90%. Infine, il governo intende investire sui
biocarburanti, soprattutto quelli in purezza assolutamente sostenibile,
per cui è prevista l’immissione sul mostro mercato di 200 mila
tonnellate nel 2023 che poi saliranno di 50 mila tonnellate ogni anno a
seguire.
ENTI LOCALI E TERRITORIO – A città e piccoli Comuni 1,7 miliardi
Agli enti territoriali arrivano altri 1,7 miliardi di euro di sostegni. Tra i provvedimenti principali discussi nei giorni scorsi dal governo con Anci e Upi rientrano l’incremento di 50 milioni del fondo per ristorare i Comuni dell’imposta di soggiorno, un fondo straordinario per i Comuni di 200 milioni e di 50 milioni per Città Metropolitane e Province per far fronte ai rincari di luce e gas relativi a uffici, scuole, palestre ed impianti sportivi in genere. Viene poi integrato con 900 milioni il Fondo per la Rigenerazione urbana e vengono destinati 100 milioni al Fondo per la revisione dei prezzi dei materiali nei contratti pubblici. Altri 400 milioni sono poi destinati alle Regioni per contribuire all’aumento dei costi nel settore della sanità. Su proposta del ministro Giorgetti, alle associazioni e società sportive dilettantistiche maggiormente colpite dagli aumenti di luce e gas, con specifico riferimento alle associazioni e società sportive dilettantistiche che gestiscono impianti sportivi e piscine, va poi un ulteriore contributo di 20 milioni di euro.
LA STAMPA
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