Intervista a Zelensky: «Non ho paura per la vita: mi protegge la mia gente»

di Cathrin Gilbert

Intervista, via WhatsApp, al presidente ucraino. Che sul fatto di essere l’obiettivo numero 1 del Cremlino dice: «Con l’Ucraina al tuo fianco, ti senti sicuro. Questo è un principio che molti in Occidente dovrebbero imparare. Credo che la minaccia nucleare russa sia un bluff. Una cosa è agire da criminale, un’altra scegliere il suicidio»

desc img

Presidente Zelensky, secondo quanto riferisce l’esercito ucraino, le forze russe si preparano a lanciare l’assalto a Kiev. Tra i loro obiettivi principali c’è anche quello di far fuori lei. In quale modo si sta proteggendo?
«Vivo tra la mia gente, è la migliore protezione che ci sia. Quando la Russia preparava l’invasione, Putin non poteva immaginare che gli ucraini avrebbero difeso il loro Paese con tale determinazione. Non solo pochi individui, bensì la nazione intera. Il Cremlino non pensava certamente che questa, per noi, sarebbe stata la Grande guerra patriottica — proprio come quella che l’Unione sovietica combattè contro Hitler. I collaboratori di Putin non conoscono affatto l’Ucraina. Ma noi siamo così. Con l’Ucraina al tuo fianco, ti senti al sicuro. È un principio, questo, che servirà da lezione a molti in Occidente».

Per quale motivo pensa di essere diventato il nemico numero uno di Putin?

«È il suo modo di leggere la realtà. Quando i suoi consiglieri guardano uno Stato, non vedono i cittadini».

Che cosa intende dire?

«Vedono solo il capo di Stato, vedono i politici, gli imprenditori potenti. I russi sperano di riuscire a comprarseli tutti o di spaventarli tutti. Ma siccome sanno che questi metodi non hanno presa su di me, sono passati alle minacce. Non potrebbe essere più chiaro di così».

In quali condizioni sta vivendo in questo momento?

«Può facilmente immaginarlo. Dormo pochissimo, bevo una quantità impressionante di caffè, e sono costantemente impegnato in discussioni e trattative. Sto facendo molte cose indispensabili per assicurare la difesa e la salvezza dei miei connazionali».

Ha accettato di rispondere per iscritto alle nostre domande. Il suo ufficio stampa è raggiungibile solo tramite WhatsApp e ci ha chiesto di non provare a contattarlo telefonicamente. A quanto pare, per evitare di essere localizzati dai russi.

«La mia base è in Ucraina. Mi trovo a Kiev. Non è un segreto. I quaranta milioni dei miei concittadini lo sanno».

Gli Stati Uniti le hanno offerto un passaggio per uscire dal Paese. Ha mai preso in considerazione questa possibilità?
«No. Gli americani si sono sbagliati su di me. Io resto accanto al mio popolo».

Rating 3.00 out of 5

Pages: 1 2


No Comments so far.

Leave a Reply

Marquee Powered By Know How Media.