Monumenti spenti, termosifoni bassi: il piano di emergenza del governo
Nel consiglio dei ministri dovrebbe entrare la questione sicurezza. Perché il tema dei foreign fighters (gli europei che vanno in Ucraina per combattere accanto all’esercito di Zelensky, ma anche con i russi di Putin) si lega anche a quello del terrorismo interno (con i combattenti di ritorno che potrebbero colpire l’Europa). Ed esiste anche un nodo di sicurezza informatica. Enorme. Ieri al Copasir il direttore dell’Agenzia per la cybersicurezza, Roberto Baldoni, ha spiegato i rischi ai quali il nostro Paese è esposto in questa guerra ibrida. Introducendo, tra gli altri, un problema delicatissimo che è già stato portato all’attenzione di Chigi. La maggior parte delle infrastrutture italiane sono protette da Kaspersky, colosso di cybersecurity russo. In questi anni ha dato prova di grandissima affidabilità, ma è anche vero che – data la situazione – la sicurezza potrebbe non essere più garantita.
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