Ucraina Russia, news di oggi sulla guerra: attesa per la telefonata Biden-Xi Jinping | Pentagono: se guerra si trascina rischio minaccia nucleare
di Lorenzo Cremonesi, Andrea Nicastro, Marta Serafini, Paolo Foschi e Redazione Online
Le notizie minuto per minuto sulla guerra di venerdì 18 marzo: raid notturni a Lugansk, Kharkiv e su altre città dell’Ucraina. Oggi previsto il colloquio telefonico fra i leader di Stati Uniti e Cina dopo le tensioni dei giorni scorsi sulle voci di un possibile aiuto militare di Peschino alla Russi
• Il ventitreesimo giorno di guerra si è aperto con le sirene antiaereo in azione in numerose città dell’Ucraina, continuano senza sosta gli attacchi russi sui vari fronti aperti dall’esercito di Mosca. A Kiev la situazione è sempre più drammatica, ma gli ucraini non si arrendono e si preparano a fronteggiare eventuali assalti delle truppe di terra. A Mariupol è ancora incerto il bilancio del bombardamento russo sul Teatro filodrammatico usato dai civili come rifugio. Il ministro italiano Dario Franceschini ha annunciato che il nostro governo ricostruirà il Teatro.
• L’offensiva di terra dei russi sembra comunque ancora in stallo e dietro le apertura di Mosca al dialogo ci sarebbero proprio le difficoltà impreviste incontrate sul campo e le perdite subite. La diplomazia è al lavoro, da più parti di segnalano piccoli progressi nei colloqui,
ma secondo il negoziatore ucraino Podolyak «potrebbero essere necessari
da pochi giorni a una settimana e mezzo per risolvere le questioni
controverse». Scettico il segretario di Stato Usa Blinken: non vediamo la volontà di Mosca di fermarsi.
• In questo quadro incerto, c’è molta attesa oggi per la telefonata fra il presidente americano Joe Biden e il capo di stato cinese Xi Jinping.
Il colloquio fra i leader delle due potenze mondiali è importante dopo
le tensioni dei giorni scorsi, seguite all’annuncio degli Stati Uniti
circa il possibile appoggio della Cina alla Russia. Gli analisti sono comunque divisi su cosa aspettarsi da questo vertice telefonico.
• Il presidente del Consiglio Draghi, confermando il piano dell’Italia di aiuti all’Ucraina (compreso l’invio di armi), in conferenza stampa ha affermato che parte di Putin c’è «la volontà di continuare la guerra» e l’Italia non si tirerà indietro per difendere i valori della democrazia e della pace.
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Vladimir Putin potrebbe ricorrere alla minaccia nucleare se la guerra
in Ucraina si trascina. È l’ultima valutazione della Defense
Intelligence Agency (Dia), l’agenzia d’intelligence del Pentagono.
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Ore 8.12 — Altri mille evacuati da Kiev nella notte
Lo ha comunicato ora il Servizio Statale di emergenza, alla Bbc.
Ore 8.10 — No-fly zone sul Donbass
Da questa mattina alle 6 la Russia ha
dichiarato una «no-fly zone» sulla regione separatista dell’Ucraina. Lo
hanno comunicato le autorità della repubblica autoproclamata di Donetsk.
Il divieto di sorvolare la zona sarà esteso sino al 26 marzo ed è
confermato, così l’agenzia Tass, dall’aeroporto di Krasnodar.
Ore 8 – Pentagono: «Rischio minaccia nucleare se guerra si trascina»
Vladimir Putin potrebbe ricorrere
alla minaccia nucleare se la guerra in Ucraina si trascina. È l’ultima
valutazione della Defense Intelligence Agency (Dia), l’agenzia
d’intelligence del Pentagono. «Poiché questa guerra e le sue conseguenze
diminuiscono lentamente la forza convenzionale della Russia» Mosca
«probabilmente farà progressivamente affidamento sul suo deterrente
nucleare per proiettare forza sul suo pubblico domestico e all’estero»,
ha spiegato il tenente generale Scott Berrier, capo della Dia, ina una
audizione parlamentare, come riferisce la Bloomberg. «Una protratta
occupazione di parti del territorio ucraino minaccia di indebolire
l’esercito russo e di ridurre il suo arsenale di armi modernizzato
mentre le conseguenti sanzioni economiche potrebbero causare una
prolungata depressione economica e uno stato di isolamento diplomatico»,
ha spiegato l’alto ufficiale. La combinazione della resistenza ucraina e
delle sanzioni economiche minaccerà «la capacità della Russia di
produrre munizioni a guida di precisione», ha proseguito.
Ore 7.40 – Leopoli: colpita una fabbrica, gli aggiornamenti
(dalla nostra inviata Marta Serafini)
Secondo le prime informazioni raccolte sul campo, è stata colpita una
fabbrica riparazioni aeromobili, vicino alla ferrovia e nei pressi
dell’aeroporto. Danneggiato anche deposito di bus civili.
Ore 6.46 – Leopoli: colpita una fabbrica vicino all’aeroporto
(dall’inviata Marta Serafini) A
essere colpita questa mattina in un attacco missilistico a Lviv, a 70
km dal confine con la Polonia, sarebbe una fabbrica vicino all’aeroporto
della città, secondo notizie ancora non confermate. Una lunga colonna
di fumo ora sovrasta la città.
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