Guerra Ucraina-Russia, Zelensky a Putin: “È tempo di colloqui di pace”. Mosca ha utilizzato missili ipersonici Kinzkhal. Ucciso il quinto generale russo
06.56 – Kiev: ucciso un quinto generale russo
Il
ministero della Difesa di Kiev ha rivendicato l’uccisione del generale
Andrei Mordvichev. Si tratta del quinto generale russo morto in Ucraina
(su 20) dall’inizio dell’invasione ordinata dal presidente russo
Vladimir Putin, secondo la difesa ucraina. Una sua fotografia è stata
postata su Twitter dallo Stato Maggiore della Difesa ucraina.
Distrutto colpo dopo colpo, il tank russo nelle strade di Mariupol viene annientato da un drone ucraino
06.08 – Zelensky accusa: Mosca impedisce aiuti in aree assediate
La
Russia continua a bloccare la fornitura di aiuti umanitari alle città
assediate «nella maggior parte delle aree». È la denuncia del presidente
ucraino, Volodymyr Zelensky, il quale ha spiegato che ieri sono
proseguiti sette corridoi umanitari: sei nella regione di Sumy, uno
nella regione di Donetsk. Più di 9.000 persone sono state evacuate dalla
città assediata di Mariupol e sono state consegnate centinaia di
tonnellate di prodotti essenziali. «Ma – ha aggiunto – gli occupanti
continuano a bloccare la fornitura di aiuti umanitari alle città
assediate nella maggior parte delle aree. Questa è una tattica
totalmente deliberata. Hanno un chiaro ordine di fare assolutamente di
tutto per favorire la catastrofe umanitaria nelle nostre città, un
“argomento” per consentire agli ucraini di collaborare con gli
occupanti. Questo è un crimine di guerra».
05.44 – Kiev: distrutti 12 tra velivoli e missili russi
L’Ucraina
afferma di aver distrutto 12 tra velivoli e missili russi. Lo riferisce
la Bbc, sostenendo di non poter verificare in modo indipendente le
informazioni. Secondo le forze armate ucraine le difese aeree hanno
distrutto due aerei, tre elicotteri, tre droni e quattro missili da
crociera. Colpito anche per la sesta volta l’aeroporto di Chornobaivka,
dove la Russia ha piazzato parte della sua flotta aerea.
05.13 – Usa: la guerra spingerà 40 milioni verso la povertà estrema
Da
quando la Russia ha invaso l’Ucraina il 24 febbraio, si sono verificati
enormi picchi nei prezzi globali di cibo ed energia. Un think tank statunitense
– il Center for Global Development – avverte che l’entità di questi
picchi potrebbe spingere più di 40 milioni di persone in tutto il mondo
in una «povertà estrema». L’organizzazione, scrive la Bbc online,
sottolinea in particolare l’importanza dell’ex regione sovietica per il
commercio agricolo: la Russia e l’Ucraina rappresentano il 29% del grano
mondiale mentre Mosca e la Bielorussia rappresentano un sesto dei
fertilizzanti mondiali. L’impatto dei picchi nei prezzi si farà sentire
ampiamente, afferma il think tank, ma colpirà in modo
sproporzionato i Paesi più poveri. Gli esperti quindi raccomandano che i
produttori di grano – anche nel G20 – mantengano i loro mercati aperti e
privi di sanzioni, mentre i governi e le agenzie internazionali devono
«agire rapidamente e generosamente» per sostenere i bisogni umanitari.
03.38 – L’esercito di Kiev: tagliati fuori dal Mare d’Azov, ma Mosca è ancora ostacolata
Lo
stato maggiore delle forze armate ucraine afferma che i russi sono
riusciti a isolarli dal Mare d’Azov. «Gli occupanti sono parzialmente
riusciti nell’area operativa di Donetsk, privando temporaneamente
l’Ucraina dell’accesso al Mare d’Azov», si legge in un comunicato,
riferisce la Bbc online. Tuttavia, lo stato maggiore afferma che Mosca è
ancora ostacolata in tutti i suoi principali obiettivi di guerra. «Il
nemico sta cercando di compensare per i fallimenti avanzando le truppe
durante le operazioni di terra con l’uso di armi ad alta precisione e
bombardamenti indiscriminati», ha affermato lo stato maggiore delle
forze armate.
Kiev, gli artiglieri ucraini distruggono la 35esima armata dell’esercito russo: il video dell’operazione
03.24 – Dopo le accuse di Kiev, Bosch interrompe la produzione in Russia
Bosch,
il principale produttore europeo di componenti per auto, interrompe la
produzione negli stabilimenti russi. La multinazionale tedesca ritiene
che a causa di problemi della catena di approvvigionamento e per le
consegne interrotte potrebbe dover fermare definitivamente le sue
operazioni nel Paese. La notizia, riferisce la Bbc, giunge dopo le
affermazioni di parte ucraina sull’individuazione della fornitura da
parte di Bosch di componenti fondamentali per i veicoli della fanteria
russa. In Germania si sarebbe aperta un’indagine per verificare
possibili violazioni delle sanzioni imposte a Mosca dall’Unione Europea.
02.47 – Capo staff Zelensky in tv: “Putin usa solo ultimatum”
«Abbiamo
bisogno che i nostri partner ci mandino aiuti, noi continuiamo a
combattere. Non so che cosa voglia Vladimir Putin. Usa il linguaggio
dell’ultimatum. I russi stanno bombardando i civili e le persone in
fuga. Ci sono foto e video drammatici che documentano tutto. Ci sono
città bellissime che sono state distrutte». Lo ha detto Andriy Yermak,
capo dello staff del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in
un’intervista alla rete americana Msbnc.
02.06 – Mosca: niente incontro Putin-Zelensky senza testo trattato
Il
testo di un possibile trattato tra Russia e Ucraina deve essere
approvato prima ancora di menzionare la possibilità di un incontro tra i
presidenti di Russia e Ucraina, Vladimir Putin e Vladimir Zelensky. Lo
ha affermato il capo negoziatore russo, Vladimir Medinsky, citato dalla
Tass. «Non sono assolutamente pronto a commentare in merito. Posso solo
dire che prima ancora di menzionare una riunione dei due leader, le
delegazioni di negoziatori devono preparare e concordare il testo di un
trattato. Successivamente, il testo dovrebbe essere siglato dai ministri
degli Esteri e approvato dai governi». «Soltanto dopo – conclude
Medinsky – si potrà discutere la possibilità di un vertice». In
precedenza, Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino, ha
affermato che un incontro tra Putin e Zelensky potrebbe essere
organizzato dopo il completamento dei lavori sul documento di
transazione. Secondo lui, tale incontro sarebbe possibile nelle prossime
due settimane.
01.47 – Clinton e Bush depositano fiori in una chiesa ucraina a Chicago
Due
ex presidenti americani, il democratico Bill Clinton e il repubblicano
George W. Bush, hanno manifestato il loro sostegno all’Ucraina visitando
una chiesa ucraina a Chicago. Con indosso nastri blu e gialli, colori
della bandiera ucraina, i due ex presidente hanno deposto mazzi di
girasoli, fiori simbolo del Paese, davanti alla Chiesa cattolica dei
Santi Volodymyr e Olhae, poi si sono raccolti in preghiera. L’iniziativa
aveva lo scopo di manifestare la «solidarietà verso il popolo ucraino»,
spiega un video della visita pubblicato sull’account Twitter di Bill
Clinton e su quello Instagram di George W. Bush. «L’America è con il
popolo ucraino nella sua lotta per la libertà e contro l’oppressione»,
si legge nel messaggio che accompagnava il video.
01.28 – Zelensky: è tempo di colloqui di pace con Mosca, senza indugio
Il
presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha chiesto colloqui significativi
di pace e sicurezza «senza indugio» con Mosca. «Molte parole sono state
ascoltate oggi a Mosca in relazione all’anniversario dell’annessione
della Crimea, c’è stata una grande manifestazione. È stato riferito che
un totale di circa 200.000 persone sono state coinvolte nella
manifestazione. Circa lo stesso numero di truppe russe è stato coinvolto
nell’invasione dell’Ucraina. Immaginate solo che ci sono 14.000 corpi e
altre decine di migliaia di feriti e mutilati in quello stadio. Ci sono
già così tante vittime russe dall’inizio di questa invasione». Lo ha
detto il presidente ucraino il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel
suo discorso video notturno. «Questo è il prezzo della guerra. Poco più
di tre settimane. La guerra deve finire», ha aggiunto. Secondo Mosca,
le vittime tra i soldati russi sarebbero 498.
01.18 – Video Schwarzenegger visualizzato da 700mila in Russia
L’intenso
video di nove minuti pubblicato su Twitter da Arnold Schwarzenegger nel
quale, con i sottotitoli in cirillico, si è rivolto ai soldati russi
per «dire loro quello che non sanno» è stato visualizzato da oltre
700.000 persone in Russia. Lo riporta la Cnn. In totale, il post ha
avuto oltre 30 milioni di visualizzazioni. Il celebra attore ed ex
governatore della California si era anche rivolto direttamente a
Vladimir Putin dicendogli: «Hai iniziato questa guerra, stai conducendo
questa guerra, puoi fermare questa guerra».
01.15 – Ripristinata la linea elettrica della centrale di Zaporizhzhia
Una
delle 3 linee elettriche della centrale nucleare di Zaporizhzhia, la
più grande d’Europa, situata nei pressi della città ucraina di
Enerhodar, rimasta danneggiata dopo l’attacco delle forze russe, è
tornata operativa. Secondo quanto scrive la Bbc online, che cita
l’Interfax, i tecnici ucraini sono riusciti a riparare una delle linee
elettriche che si era bloccata durante il pesante bombardamento delle
forze russe. La centrale nucleare è sotto il pieno controllo delle forze
militari di Mosca.
01.05 – Mosca: oltre 14 mila profughi evacuati verso la Russia
Quasi
14.400 persone sono state evacuate in Russia da varie aree dell’Ucraina
nelle ultime 24 ore senza l’assistenza di Kiev. L’agenzia russa Tass
cita il capo del Centro di controllo della difesa nazionale russo, il
colonnello generale Mikhail Mizintsev. Tra i profughi c’erano 2.781
bambini. Il numero complessivo degli sfollati verso la Russia
dall’inizio del conflitto è di circa 300 mila persone, di cui oltre 63
mila bambini. Il ministero della Difesa di Mosca ha ribadito che le
truppe russe non prendono di mira le città ucraine in modo
indiscriminato, ma si limitano a colpire «chirurgicamente» le
infrastrutture militari ucraine.
00.54 – Zelensky: parlamento al lavoro per fornire casa agli sfollati e sostegni
«Il
parlamento sta preparando delle decisioni per fornire delle case a
coloro che si sono spostati all’interno del paese; per fornire un
sostegno alle famiglie che hanno accolto gli sfollati: come minimo
riceveranno il rimborso delle spese per le utenze». Ad affermarlo in un
video pubblicato su Telegram è il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky
annunciando degli aiuti per gli ucraini «che sono rimasti senza casa a
causa della guerra: stiamo già sviluppando un programma apposito».
Inoltre, spiega Zelensky, «è stato creato un quartier generale per
coordinare tutti gli aiuti umanitari che arrivano in Ucraina».
00.30 – Zelensky dice che al momento non ci sono informazioni su quante persone sono state uccise a Mariupol
00.25 – Rilasciato sindaco comunità Velykoburlutska catturato da russi
Viktor
Tereshchenko, sindaco della comunità di Velykoburlutska, nella regione
nord-orientale di Kharkiv, in Ucraina, è stato rilasciato. Lo ha
riferito il capo dell’amministrazione statale regionale di Kharkiv, Oleh
Syniehubov. Ieri Syniehubov aveva detto che Tereshchenko era stato
«catturato» dalle forze russe. «Il nemico ha rilasciato Viktor
Tereshchenko. Gli ho appena parlato. È in ospedale per ricevere cure»,
ha spiegato. «È un brav’uomo che è fermo e difende la sua comunità, i
suoi residenti, il suo elettorato. Ancora una volta solo questo dimostra
che il nemico non prevarrà e nessuno cederà un centimetro della nostra
terra al nemico», ha detto Syniehubov.
00.10 – Zelensky: colloqui unica possibilità per la Russia di ridurre i danni
«Colloqui
significativi di pace e sicurezza per l’Ucraina sono l’unica
possibilità per la Russia di ridurre i danni causati dai propri errori. È
tempo di incontrarsi. Tempo per parlare. È tempo di ripristinare
l’integrità territoriale e la giustizia per l’Ucraina. Altrimenti, le
perdite della Russia saranno tali che non basteranno diverse generazioni
per riparare». Ad affermarlo in un video pubblicato su Telegram è il
presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.
00.04 – La Russia ha temporaneamente privato Kiev dell’accesso al Mar d’Azov
Le
forze russe sono riuscite, nell’area operativa di Donetsk, a privare
«temporaneamente» l’Ucraina dell’accesso al Mar d’Azov. Lo riferisce lo
Stato maggiore delle forze armate dell’Ucraina secondo quanto riporta Ukrainska Pravda.
00.03 – Ucraina, min.Interno: serviranno anni per disinnescare ordigni russi inesplosi
Probabilmente
ci vorranno anni per disinnescare tutti gli ordigni russi inesplosi in
Ucraina. Denys Monastyrsky, ministro dell’Interno, ha dichiarato che il
suo paese avrà bisogno dell’aiuto degli Stati Uniti per portare alla
luce e disinnescare le mine russe da quelle nascoste sotto le macerie e
rimuovere gli esplosivi posizionati su ponti e aeroporti dalle forze
ucraine. «Un numero enorme di proiettili e mine è stato sparato contro
l’Ucraina e la maggior parte non è esplosa, rimangono sotto le macerie e
rappresentano una vera minaccia», ha detto Monastyrsky. «Ci vorranno
anni, non mesi, per disinnescarli». Oltre agli ordigni russi inesplosi,
le truppe ucraine hanno anche piazzato mine su ponti, aeroporti e altre
infrastrutture chiave per impedire ai russi di utilizzarle. «Non saremo
in grado di rimuovere le mine da tutto quel territorio, quindi ho
chiesto ai nostri partner internazionali, dell’Unione Europea e degli
Stati Uniti, di preparare gruppi di esperti per sminare le aree di
combattimento e le strutture che sono state bombardate», ha dichiarato
Monastyrsky.
00.01 – Halliburton sospende le attività in Russia
Il
colosso Usa dei servizi petroliferi Halliburton «ha sospeso le attività
in Russia poiché la società rispetta le sanzioni che vietano le
transazioni e il lavoro, anche per alcuni clienti russi di proprietà
statale. Halliburton darà la priorità alla sicurezza e all’affidabilità
mentre riduciamo le nostre restanti operazioni in Russia». E’ quanto si
legge in una nota del gruppo. Diverse settimane fa, Halliburton «ha
interrotto tutte le consegne di parti e prodotti specifici sanzionati in
Russia. Halliburton non ha joint venture attive nel Paese».
«La guerra in Ucraina ci rattrista profondamente. Abbiamo dipendenti sia
in Ucraina che in Russia e il conflitto ha un grande impatto sulla
nostra gente, sulle loro famiglie e sui nostri cari in tutta la
regione», ha commentato Jeff Miller, presidente e Ceo di Halliburton.
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