L’incidente del Boeing 737 in Cina e il mistero dei quaranta secondi prima dello schianto
Cosa può essere successo? Gli addetti ai lavori invitano a non giungere a conclusioni in assenza di prove. Le informazioni cruciali potranno fornirle soltanto le scatole nere (una che registra gli audio dei piloti, l’altra che memorizza tutti i parametri del volo). Sulla base dei valori raccolti — e incrociandoli con un video che mostra gli ultimi secondi del jet cinese — due piloti di Boeing 737 consultati dal Corriere spiegano che «per scendere a quelle velocità variometriche le spiegazioni di solito si riducono a due: o un problema tecnico grave oppure un gesto intenzionale di chi era in cabina di pilotaggio». Il velivolo, infatti, non sembra compiere alcuna «spirale» mentre scende in verticale.
Negli ultimi anni la Cina ha fatto molti passi avanti nella sicurezza aerea: secondo Aviation Safety Network l’ultimo incidente mortale risale al 2010 quando un Embraer E-190 di Henan Airlines con 96 persone a bordo si è schiantato uccidendone 44 .
China Eastern è una delle compagnie principali della Cina e prima del Covid molto presente in Europa. I dati forniti dalla piattaforma Cirium mostrano che l’aereo caduto era in attività dal 22 giugno 2015, aveva alle spalle 17.708 ore di servizio e 8.734 decolli e atterraggi.
Il Boeing 737-800 —da non confondersi con il successore 737 Max — è uno dei due velivoli più popolari utilizzato per i voli di durata breve e media (ce ne sono oltre 4.200 nel mondo). L’altro modello, e diretto rivale, è l’Airbus A320. In questo periodo il 22% dei voli viene operato con un A320, il 19% con un Boeing 737-800. I disastri in fase di crociera vengono ritenuti eventi rari anche perché di solito gestiti dal pilota automatico. Boeing calcola che dal 2011 al 2020 solo il 13% degli incidenti, cioè meno di uno su otto, è avvenuto durante questa fase.
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