Ucraina Russia, news di oggi sulla guerra | Londra: «I russi hanno usato bombe al fosforo». Kadyrov minaccia: arriveremo a Kiev

Ore 7.30 – I russi hanno usato bombe al fosforo, e potrebbero riutilizzarle a Mariupol
L’accusa circolava da giorni. Ora però, a darle sostanza, è il ministero della Difesa britannico, nel suo quotidiano aggiornamento sul campo. I militari russi hanno utilizzato bombe al fosforo nella regione di Donetsk — si legge — e questo alza la probabilità che possano riutilizzarle a Mariupol, teatro da settimane di combattimenti feroci.

Non solo: emergono nuove prove di crimini di guerra, come una «tomba improvvisata contenente civili ucraini deceduti» trovata nei pressi di Burzova. E «persistono le accuse di violenza sessuale perpetrate dal personale militare russo».

Al momento, poi — continua Londra — le forze ucraine hanno respinto diversi assalti nelle regioni di Donetsk e Luhansk, distruggendo carri armati, veicoli e postazioni d’artiglieria.

Ore 7.00 – Zelensky: «Settimana decisiva. La Russia ha perso il contatto con la realtà. Grati alla Germania»
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un discorso diffuso nella notte, ha avvertito l’Ucraina che quella in arrivo — con l’assalto, annunciato, delle truppe russe al Donbass — sarà una settimana decisiva. Una frase che tiene insieme molti aspetti: quello militare, certo, ma anche quello diplomatico (perché, come ha detto ieri il ministro degli Esteri Kuleba, ci si siederà al tavolo negoziale solo dopo la battaglia del Donbass, e sarà cruciale vederne l’esito) e quello umanitario (permettere la fuga dei civili dall’est del Paese, e aiutare coloro che ancora restano intrappolati in città come Mariupol, è di importanza capitale).

Zelensky ha anche parlato della Russia, spiegando che Mosca ha «perso il legame con la realtà al punto da accusare noi di aver commesso ciò che le truppe russe hanno ovviamente fatto», da Bucha a Kramatorsk (dove le vittime dell’attacco alla stazione sono diventate, ieri, 57).

Il leader ucraino ha anche ringraziato la Germania per il suo «cambio di posizione» rispetto a Kiev: nel colloquio con il cancelliere Scholz, ha detto, i due si sono concentrati su «come assicurare alla giustizia tutti i colpevoli di crimini di guerra, come rafforzare le sanzioni contro la Russia e come costringere la Russia a cercare la pace. Mi aspetto che tutto ciò che abbiamo concordato verrà implementato»: e il passaggio chiave – quello sulle sanzioni – tornerà oggi sul tavolo dell’Europa.

Ore 6.15 – Le fosse comuni, e i russi in marcia sull’Est
(Lorenzo Cremonesi, inviato a Kiev) I due cadaveri sono gettati sul fondo di un tombino sul retro della stazione di benzina che sta all’incrocio tra l’autostrada M6 per Kiev e il villaggio di Buzova. I volti anneriti giacciono nel fango: sono vestiti con abiti civili, scarponcini, le giacche sporche di terra e infradiciate dalla pioggia. «Li conosco bene, sono due ragazzi che si erano offerti tra i volontari della difesa civile. Li hanno uccisi i russi. Non credo fossero armati. Una delle due mamme è appena stata qui per il riconoscimento».

Ore 4.29 – Ucraina, sirene antiaeree in gran parte delle regioni
Oltre che nelle principali città del sud e dell’est dell’Ucraina, intorno alle 4:30 locali le sirene che segnalano possibili attacchi aerei hanno cominciato a suonare su quasi tutto il territorio ucraino. In dettaglio l’allarme è scattato nelle regioni di Kiev, Leopoli, Dnipro, Termopil, Volyn, Zakarpattia, Chernivtsi, Rivne, Ivano Frankivsk, Khmelnytsky, Kirovohrad, Cherkasy, Zhytomyr, Vinnytsia e Sumy.

Ore 3.05 – Il leader ceceno Kadyrov minaccia: prenderemo anche Kiev
«Ci sarà un’offensiva. Non solo su Mariupol, ma anche su altri luoghi, città e villaggi. In primo luogo libereremo completamente Luhansk e Donetsk, e poi prenderemo Kiev e tutte le altre città». Lo ha detto – come riporta il Guardian – Ramzan Kadyrov, capo della repubblica russa della Cecenia e comandante delle milizie cecene impegnate nella guerra in Ucraina, in un video pubblicato sul suo canale Telegram.

Ore 2. 30 – Sirene antiaeree suonano in città sud ed est
Le sirene di allarme per attacco aereo sono tornate a suonare nel sud e nell’est dell’Ucraina. L’allerta è scattata poco dopo le 3 locali (le 2 in Italia) in varie città, da Odessa a Zaporizhia, da Kharkiv a Izium, fino a Poltava. I cittadini sono invitati dalle autorità a ripararsi nei rifugi.

Ore 2.19 – Il Nyt: russi pronti a offensiva tra Izium e Dnipro
La Russia è pronta a un’offensiva militare tra Izium e Dnipro, nell’est dell’Ucraina. Lo sostengono alcuni analisti statunitensi interpellati dal New York Times, che prevedono nei prossimi giorni un attacco nel Donbass. L’offensiva dovrebbe iniziare nella cittadina di Izium e proseguire fino a Dnipro, considerata un «obiettivo strategico». Gli analisti – riporta il Nyt – hanno esaminato alcune immagini satellitari che mostrano centinaia di veicoli militari in movimento verso Izium, situata a circa 230 chilometri a est di Dnipro.

Ore 1.50 – I russi avanzano a Mariupol, città divisa in due
Le forze russe hanno conquistato nuovo territorio a Mariupol nelle ultime 24 ore, riuscendo a dividere in due la città portuale ucraina assediata ormai da settimane. Lo afferma – come riportato dal The Guardian – l’equipe di esperti dell’Institute for the Study of War, con sede a Washington, nel suo ultimo report. I restanti difensori ucraini – si stima circa 3.000 combattenti – si trovano nel porto principale a sud-ovest e nell’acciaieria Azovstal a est.

Ore 00.53 – Ucraina: intelligence Gb, nuove prove crimini guerra russi
«Ulteriori prove di presunti crimini di guerra russi continuano ad emergere dopo il ritiro delle forze russe dall’Ucraina settentrionale. Ciò include la scoperta di una tomba improvvisata contenente civili ucraini morti vicino a Buzova». Lo scrive in un report l’intelligence del ministero della Difesa del Regno Unito, aggiungendo anche che «persistono le accuse di violenza sessuale perpetrate dal personale militare russo».

Ore 00.01 – Zelensky: arriverà giorno in cui russi dovranno ammettere errori
«Quando le persone non hanno il coraggio di ammettere i propri errori, scusarsi, adattarsi alla realtà e imparare, diventano dei mostri. E quando il mondo lo ignora, i mostri decidono che il mondo deve adattarsi a loro». Sono queste le parole del presidente ucraino Volodymyr Zelensky nell’ultimo messaggio pubblicato su Telegram, in cui assicura: «L’Ucraina fermerà tutto questo. Niente aiuterà la codardia russa. Verrà il giorno in cui dovranno ammettere tutto, ammettere la verità».

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