Lavrov choc, bufera dopo l’intervista su Retequattro: “Aberrante e osceno”

La lente del Copasir

Qualche dubbio sulla permeabilità delle trasmissioni tv italiane da parte della propaganda russa, con politici o sedicenti giornalisti, ce l’hanno al Copasir, il Comitato di controllo dei servizi segreti. Il presidente Adolfo Urso (FdI) dice che «l’intervento di Lavrov, per le modalità in cui è avvenuto e per la montagna di fake news che ha propinato, conferma le nostre preoccupazioni» e ricorda l’imminente audizione dei vertici Rai e Agcom su questo tema. Mentre un altro componente del Copasir, Enrico Borghi (Pd), avverte che «il comizio di Lavrov mette in pericolo la nostra sicurezza nazionale e aggira le sanzioni». Una certa apprensione, su questo fronte, viene manifestata anche a Bruxelles. «I media europei devono contestualizzare quando invitano giornalisti che hanno lavorato per Russia Today e Sputnik – spiega Johannes Bahrke, portavoce della Commissione -. Qui non si tratta di censurare opinioni, bensì di contrastare la disinformazione».

LA STAMPA

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