L’India aggira le sanzioni occidentali: il «doppio gioco» di Modi

Un’emergenza economica: l’inflazione

Ma c’è soprattutto un’emergenza economica che spinge l’India nelle braccia di Putin. L’inflazione impoverisce l’India, un’economia tra le più vulnerabili in questo momento. Delhi è un grosso importatore di energia. Il rincaro dei carburanti sta infliggendo danni enormi a tutta la nazione, in particolare alla sua agricoltura. I contadini indiani sono esposti allo choc energetico in vari modi: dall’aumento del gasolio per i trattori al rincaro dei fertilizzanti chimici prodotti con derivati degli idrocarburi. L’emergenza alimentare ha costretto Modi a bloccare le esportazioni di grano indiano; poi questo embargo alla rovescia (autarchico) è stato parzialmente allentato. Il bilancio pubblico indiano non è così ricco da poter varare all’infinito manovre compensative, sussidi alle famiglie e agli agricoltori tali da risarcire tutto il reddito che viene decurtato dall’inflazione. Insomma, visto dall’India il conflitto ucraino è uno dei tanti drammi del presente, non il più grave né il più sentito dalla maggioranza della popolazione. Di qui il doppio gioco, gli sconti negoziati coi russi, e la relativa (ma inquieta) tolleranza di Biden. Washington dovrà accontentarsi di avere con sé «mezza» politica estera indiana, quella rivolta contro la Cina.

CORRIERE.IT

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