Guerra Russia-Ucraina, Biden: “Non vogliamo guerra Nato-Russia. Invieremo a Kiev missili hi-tech per difendersi, non per attacchi”. Mosca avvia esercitazione con forze nucleari

AGGIORNAMENTI DALL’UCRAINA DI MONICA PEROSINO, NICCOLÒ ZANCAN. DIRETTA A CURA DI DANIELA LANNI, MARINA PALUMBO

È il 98° giorno di guerra in Ucraina. Gli Stati Uniti forniranno all’Ucraina sistemi missilistici Himars, che hanno una gittata di 80 chilometri. Lo riferiscono fonti dell’amministrazione dopo che Joe Biden, in un editoriale sul New York Times, ha annunciato l’invio a Kiev di sistemi missilistici più avanzati.

L’Ue sembra aver trovato l’accordo sull’embargo al petrolio russo: il sesto pacchetto di sanzioni prevede lo stop immediato al greggio via mare. Rinviato invece l’embargo per quello trasportato da oleodotti. In queste ore però l’Unione europea starebbe valutando la possibilità di introdurre dazi al petrolio russo in arrivo via oleodotti nel caso in cui non si arrivasse a un accordo chiaro sulla scadenza delle deroghe prevista dall’intesa al vertice europeo per Paesi che non hanno sbocco sul mare: in particolare le deroghe riguardano gli Stati dove arriva l’oleodotto Druzhba, tra i quali l’Ungheria di Orban.

Oggi si deciderà della black list del sesto pacchetto di sanzioni e il patriarca Kirill potrebbe essere incluso nella lista nera. I leader Ue sono pronti inoltre a offrire 9 miliardi di euro per le esigenze immediate e l’avvio della ricostruzione dell’Ucraina.

Roman Abramovich ha intentato una causa presso la Corte europea della Giustizia di Lussemburgo contro il Consiglio dell’Unione europea per le sanzioni adottate nei suoi confronti in seguito all’invasione russa dell’Ucraina. La causa del magnate russo è stata registrata dal tribunale il 25 maggio scorso.

Il ministro degli esteri russo, Serghei Lavrov, sarà in visita in Turchia la prossima settimana per discutere della creazione di “corridoi sicuri” per il trasporto del grano ucraino, come annunciato dal suo omologo turco Mevlut Cavusoglu.

Intanto Putin avrebbe dato l’ordine di occupare l’intera regione di Lugansk e Donetsk entro il 1° luglio. E il Consiglio norvegese per i rifugiati fa sapere che circa 12.000 civili sono intrappolati a Severodonetsk e l’amministrazione militare di Kiev ha riferito che è in costruzione la prima linea di difesa della capitale, per fronteggiare un eventuale nuovo attacco russo. 

Segui gli aggiornamenti ora per ora

08.40 – Il Canada ha imposto sanzioni a 22 persone e a 4 società russe
Il Canada ha imposto sanzioni a 22 persone e a 4 società russe. La decisione è stata presa in risposta all’invasione dell’Ucraina, come riporta il sito web del governo canadese. L’elenco delle sanzioni include funzionari delle istituzioni finanziarie russe e membri delle loro famiglie, nonché istituzioni finanziarie e banche. La prima nella lista delle persone è la campionessa olimpica Alina Kabayeva, direttrice generale del National Media Group e, secondo vari media, compagna e madre dei figli di Putin.

08.30 – Ucraina: sale a 243 il bilancio bambini morti, 446 i feriti
È salito a 243 il numero dei bambini ucraini morti dall’inizio dell’invasione russa, mentre 446 sono rimasti feriti. Lo ha riferito questa mattina il Parlamento ucraino, secondo quanto riporta il Guardian.

08.20 – 007 Gb: “Metà Severodonetsk in mano a russi e ceceni”
Oltre metà di Severodonetsk, la città nell’oblast di Lugansk, da giorni assediata dalle truppe ucraine, è «ora occupata dalle forze russe, tra i quali i combattenti ceceni». Lo ha rilevato l’intelligence militare Gb nel suo ultimo aggiornamento della situazione sul campo in Ucraina. «Le operazioni di terra russe rimangono strettamente focalizzate», si legge ancora nel rapporto, «con il peso della potenza di fuoco concentrato in un piccolo settore dell’oblast di Lugansk. Nel corso del 30-31 maggio, i combattimenti si sono intensificati nelle strade di Severodonetsk« e «le forze russe che si sono avvicinate al centro della città».

Gli Usa inviano il sistema missilistico a lungo raggio HIMARS: l’arma più potente mai usata da Kiev e che potrebbe colpire anche il territorio russo

07.45 – Zelensky: “Putin male oscuro, Dio da nostra parte”
«Dio è dalla nostra parte» e Putin e la Russia sono «il male oscuro»: lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un’intervista all’emittente Usa, Newsmax. 

07.35 – Zelensky: “L’Ucraina non può cedere nulla a Mosca”
La posizione dell’Ucraina come «perimetro difensivo» per il mondo contro la Russia significa che Kiev non può “cedere” nulla: così il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy durante un’intervista al sito di notizie americano Newsmax. «Non siamo pronti a cedere nessuno dei nostri territori, perché i nostri territori sono i nostri territori: è la nostra indipendenza, la nostra sovranità; questo è il problema», ha detto Zelenskyy riconoscendo che «ci sono alcune difficoltà con alcuni territori. Ci sono alcuni dettagli, ma tutte queste difficoltà potrebbero essere discusse e quelle discussioni sarebbero necessarie per fermare la guerra».

07.34 – Zelensky,: “Lanciarazzi Usa solo per autodifesa. Non abbiamo intenzione di attaccare la Russia”
I lanciarazzi a lunga gittata MLRS richiesti agli Stati Uniti non sarebbero utilizzati dall’esercito ucraino per attaccare il territorio russo, ma esclusivamente per l’autodifesa contro gli invasori. Lo ha precisato, in una intervista al canale conservatore americano Newsmax il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, dopo che nei giorni scorsi l’invio di tali armi era stato ipotizzato e poi smentito dal presidente Usa Joe Biden. «So di persone negli Stati Uniti e anche alla Casa Bianca che pensano che possiamo usare gli MLRS per attaccare la Russia. Guarda, non attaccheremo la Russia. Non siamo interessati alla Federazione Russa, non stiamo combattendo sul suo territorio come loro fanno con noi», ha precisato Zelensky.

05.50 – Zelensky: “Perdiamo tra i 60 e i 100 soldati ogni giorno”
L’Ucraina sta perdendo dai 60 ai 100 soldati ogni giorno, ha detto il presidente Volodymyr Zelensky in un’intervista al canale americano Newsmax ripresa da Cnn e Tass. «La situazione nell’Est è molto difficile. Ogni giorno perdiamo dai 60 ai 100 soldati e contiamo qualcosa come 500 feriti in combattimento», ha detto Zelensky.

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