Stop alla vendita di auto diesel, benzina e gpl dal 2035: cosa ha deciso il Parlamento europeo e cosa succede ora

L’altro dossier cruciale riguardava la riforma del sistema dello scambio delle quote di emissione (Ets). Sono passati gli emendamenti del Ppe, con il sostegno in parte dei liberali di Renew Europe, dei conservatori dell’Ecr (a cui aderisce FdI) e dei nazionalisti di Identità e democrazia (di cui fa parte la Lega), considerati peggiorativi dal punto di vista ambientale dai socialisti, che si sono divisi. Ma alcuni emendamenti sono stati sostenuti anche dai socialisti. Nel voto sul testo finale, che ha visto momenti di tensione e la richiesta di una pausa da parte della capogruppo dei socialisti Iratxe García Pérez per decidere la linea, si sono espressi a favore il Ppe, i liberali di Renew e 16 eurodeputati di S&D, tra cui Irene Tinagli. Contro il gruppo S&D, i Verdi e la Sinistra ma anche i conservatori dell’Ecr e la destra Id: la riforma è stata respinta e rimandata in commissione. Il M5S si è astenuto. Dopo il voto in Aula i capigruppo Iratxe García Pérez (S&D) e Stéphane Séjourné (Renew), i negoziatori dei testi si sono incontrati nell’ufficio del capogruppo del Ppe Manfred Weber per sbloccare la situazione il prima possibile. Il testo potrebbe essere ri presentato in aula nella mini-plenaria che si terrà a Bruxelles a fine mese. Ma le forze politiche della maggioranza dovranno venirsi incontro per arrivare a un’intesa ed evitare altri colpi di scena.

CORRIERE.IT

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