Ucraina Russia, news sulla guerra di oggi |Severdonetsk, ore decisive: battaglia feroce, ucraini in difficoltà
di Lorenzo Cremonesi, Francesco Battistini, Paolo Foschi
Le notizie di giovedì 9 giugno sulla guerra, in diretta: le truppe di Mosca aumentano la pressione nella città chiave per il controllo del Donbass
• La guerra in Ucraina
è arrivata al 106esimo giorno.
• I russi controllano quasi tutta Severodonetsk
e le truppe ucraine stanno valutando il ritiro, ma sono ancora alla
periferia della città. «La battaglia è feroce, molto feroce» ha detto il
presidente ucraino Zelensky.
• Secondo il Cremlino, Kiev ha subito pesanti perdite delle truppe in Donbass, costringendo l’Ucraina a riorganizzare la propria macchina bellica.
Gli Stati Uniti ribadiscono il sostegno militare: continueremo a
fornire le armi necessarie per vincere la guerra contro la Russia.
• Nessun accordo concreto sul grano, fallisce la mediazione turca. Per Mosca il grano può partire se vengono tolte le sanzioni. Il ricatto alimentare del Cremlino è uno dei grandi nodi del conflitto.
• Distrutta da raid russi una scuola a Bakhmut, ci sono vittime. Due
ospedali colpiti a Severodonetsk e Rubizhne, nell’Ucraina orientale.
• Kiev ha annunciato che il gas e il carbone ucraino non saranno venduti all’estero.
• Mosca ha restituito 210 cadaveri di combattenti alla città di Mariupol.
Ore 08:20 – Il Canada vara restrizioni a industrie chimiche e petrolifere russe
Le autorità canadesi hanno annunciato il divieto di fornire una serie di servizi per le industrie chimiche e petrolifere russe. Lo ha comunicato il ministero degli Esteri canadese. Le nuove restrizioni includono il divieto di 28 tipi di servizi per il funzionamento delle industrie petrolifere, del gas e chimiche, compresa la manutenzione, la gestione, la contabilità e la pubblicità. Questi settori rappresentano circa il 50% delle entrate finanziarie del bilancio russo e, secondo il ministero degli Esteri canadese, «le misure ridurranno le opportunità per la Russia» e serviranno da deterrente nel proseguimento della guerra in Ucraina.
Ore 08:01 – John Cena, e la storia di Misha
Misha Rohozhyn ha 19 anni. Abitava con la mamma, Liana, a Mariupol.
Quando i bombardamenti hanno iniziato a colpire la città — diventata
uno dei simboli della resistenza ucraina, e caduta dopo oltre 80 giorni,
e una devastazione pressoché totale — ha dovuto lasciare la sua casa, e
il suo Paese.
Destinazione, l’Europa. O meglio: John Cena.
Perché John Cena, campione di wrestling, è un eroe di Misha. E
perché la mamma del ragazzo, affetto dalla sindrome di Down, ha usato
proprio questo «trucco» per convincerlo a superare le fatiche e i disagi
di un viaggio durissimo.
Quello che Liana non si aspettava — al contrario di Misha: che
all’avverarsi del suo sogno ha sempre creduto, a ragione — era che, una
volta giunti a Huizen, in Olanda, ad attenderli ci fosse davvero John
Cena.
L’atleta aveva conosciuto la storia di Misha attraverso un articolo
del Wall Street Journal, dedicato alle conseguenze della guerra sulle
persone con disabilità. E, grazie all’aiuto del Journal e della World
Wrestling Entertainment, è riuscito a incontrare il suo fan.
Ore 07:30 – «Il Cremlino delira»: e Putin ordina l’arresto del romanziere-star
(Marco Imarisio) Se davvero lo arrestano, buttano via la chiave.
Dallo scorso 7 giugno Dmitry Glukhovsky, lo scrittore più venduto in Russia negli ultimi dieci anni, autore popolarissimo tra gli adolescenti per via di una saga post apocalittica dalla quale è stato tratto un videogame di grande successo, è inseguito da un mandato di cattura.
In base alla legge sulla censura approvata a marzo, è accusato di avere gettato discredito sull’Armata russa, reato punibile con una pena variabile tra i dieci e i quindici anni di reclusione.
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