Ucraina Russia, news sulla guerra di oggi | Medvedev: «La Nato in Crimea? Sarebbe la Terza Guerra mondiale»
di Lorenzo Cremonesi, Andrea Nicastro e Redazione Online
Le notizie di martedì 28 giugno sulla guerra, in diretta. Le navi dovrebbero partire dal porto di Odessa dopo lo sminamento. L’ex presidente ed ex premier russo: «Qualsiasi tentativo della Nato di invadere la Crimea equivarrebbe a una dichiarazione di guerra contro la Russia».
• La guerra in Ucraina è arrivata al 125esimo giorno.
• Due missili russi hanno colpito un centro commerciale a Kremenchuk, in Ucraina: i morti sono almeno 18, decine i feriti.
• G7, Zelensky chiede aiuto per cacciare i russi oltre le «linee pre-febbraio», prima che iniziasse l’invasione.
• Olaf Scholz: «Le relazioni con Mosca non torneranno più come prima».
• L’Onu e lo sblocco di grano e orzo: «Vicini al momento della verità».
Ore 08:39 – Kissinger guarda oltre la guerra: «Reintegrare la Russia nel sistema europeo»
(Luigi Ippolito, corrispondente da Londra) Hanno il respiro della grande Storia le parole di Henry Kissinger:
ormai giunto a 99 anni, l’artefice di gran parte della politica estera
americana del Novecento è probabilmente il più grande statista vivente. E
dunque il suo giudizio su quanto accade oggi nel mondo va ascoltato con
attenzione, proferito dalla sua voce lenta e profonda che non ha perso
quell’accento tedesco delle origini. L’occasione è l’uscita del suo ultimo libro, Leadership,
in cui Kissinger tratteggia sei esempi di capacità di guida politica —
da Adenauer a De Gaulle, da Nixon a Sadat, da Lee Kwan Yew a Margaret
Thatcher — che lui ha illustrato ieri, via Zoom, ai corrispondenti della
capitale britannica. Tutti personaggi che ha conosciuto di persona:
così come ha avuto esperienza diretta di Vladimir Putin, che fu ospite —
racconta — a cena a casa sua a Washington.
«Rispettavo la sua intelligenza – rammenta Kissinger del presidente
russo – era un attento calcolatore dal punto di vista di una società
che lui interpretava come sotto assedio da parte del resto del mondo.
L’ho trovato un intelligente analista della situazione internazionale
dal punto di vista russo: che rimarrà tale e che dovrà essere
considerato quando la guerra finirà». Perché questo è il punto centrale
del suo ragionamento: va sconfitta l’invasione dell’Ucraina, «non la
Russia come Stato e come entità storica». E dunque, quando le armi alla
fine taceranno, «la questione del rapporto tra Russia ed Europa andrà presa molto seriamente».
Il presupposto, sottolinea Kissinger, è che la Russia è stata parte
della storia europea per cinquecento anni, è stata coinvolta in tutte le
grandi crisi e «in alcuni dei grandi trionfi della storia europea»: e
pertanto «dovrebbe essere la missione della diplomazia occidentale e di
quella russa di tornare al corso storico per cui la Russia è parte del
sistema europeo. La Russia deve svolgere un ruolo importante».
Ore 08:31 – Kiev: «Morti 35.250 soldati russi, distrutti 1.567 tank»
Ammonterebbero a 35.250 le perdite tra le fila russe dal giorno dell’attacco di Mosca all’Ucraina, lo scorso 24 febbraio. Lo rende noto il bollettino quotidiano dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, appena diffuso su Facebook, che riporta cifre che non è possibile verificare in modo indipendente. Secondo il resoconto dei militari ucraini, a oggi le perdite russe sarebbero di circa 35.250 uomini, 1.567 carri armati, 3.704 mezzi corazzati, 778 sistemi d’artiglieria, 243 lanciarazzi multipli, 102 sistemi di difesa antiaerea. Stando al bollettino, che specifica che i dati sono in aggiornamento, le forze russe avrebbero perso anche 217 aerei, 185 elicotteri, 2589 autoveicoli, 14 unità navali e 636 droni.
Ore 08:27 – Onu: «Deplorevole attacco a centro commerciale»
«Deplorevole». Così il portavoce del segretario generale delle Nazioni Unite, Stéphane Dujarric, ha definito l’attacco missilistico contro il centro commerciale Amstor a Kremenchuk, nella regione di Poltava, che ha fatto almeno 18 morti, dopo le «notizie inquietanti di una nuova ondata di attacchi aerei e bombardamenti» in Ucraina, con vittime civili. «Qualsiasi attacco contro un centro commerciale è assolutamente deplorevole», ha affermato, ricordando che nel fine settimana la capitale ucraina Kiev «è stata colpita di nuovo», così come zone nell’ovest del Paese, lontane dalla linea del fronte. «I combattimenti continuano nella regione del Donbass, dove i nostri colleghi nel campo umanitario stanno affrontando sfide enormi per raggiungere le persone con bisogni crescenti — ha detto —. Le sfide non sono dovute solo alla mancanza di sicurezza, ma anche alla mancanza di accesso a causa delle restrizioni amministrative imposte dalle parti».
Ore 08:27 – Kiev: 341 bambini uccisi e 622 feriti da inizio guerra
Sono 341 i bambini uccisi in Ucraina dal giorno dell’invasione russa del Paese. 622 i feriti. Lo rende noto l’ufficio del Procuratore generale ucraino, precisando che il maggior numero delle vittime si registra nelle regioni di Donetsk, Kharkiv, Kiev e Chernihiv. I bombardamenti di città e villaggi ucraini da parte delle forze armate russe — aggiunge la nota — hanno danneggiato 2.061 istituzioni educative, 213 delle quali sono andate completamente distrutte. L’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani è stato in grado di confermare 4.731 morti e 5.900 feriti tra civili in Ucraina alla mezzanotte del 26 giugno. Secondo l’Onu, almeno 330 bambini sono stati uccisi e 489 sono rimasti feriti. L’organizzazione sottolinea che le cifre reali sono molto più alte e ancora da verificare.
Ore 08:25 – Macron: «Bombardamento del centro commerciale orrore assoluto»
«Il bombardamento di un centro commerciale a Kremenchuk da parte della Russia è un orrore assoluto. Condividiamo il dolore delle famiglie delle vittime. E la rabbia per una simile ignominia. Il popolo russo deve vedere la verità». Ad affermarlo è stato il presidente francese Emmanuel Macron, con un messaggio postato sul suo account Twitter, che acclude le immagini del centro commerciale colpito ieri, in fiamme e completamente avvolto dal fumo.
Ore 08:12 – Zelensky: «Premeditato l’attacco al centro commerciale, atto terroristico»
«L’attacco russo al centro commerciale di Kremenchuk
è uno degli atti terroristici più temerari della storia europea. Una
città tranquilla, un normale centro commerciale con al suo interno
donne e bambini, civili. Prima dell’annuncio dell’allarme aereo c’erano
circa mille persone». A dichiararlo nel suo messaggio quotidiano ai
concittadini, è stato il presidente ucraino Zelensky,
sottolineando che fortunatamente la maggior parte dei presenti è
riuscita a mettersi in salvo. Zelensky ha poi però lamentato il fatto
che diverse persone siano rimaste all’interno.
«Non è un errore dei missili», ha sottolineato parlando di attacco
premeditato. «Tutti i feriti – ha poi voluto assicurare – hanno ricevuto
l’assistenza necessaria: i medici di Kiev sono già andati a
Kremenchuk», ha aggiunto, prima di esprimere le proprie condoglianze
alle famiglie e agli amici delle vittime di questo «terribile attentato
terroristico». Il presidente ha quindi ricordato ai concittadini che in
caso di «allarme aereo vadano nei rifugi», avvertendo che la «Russia non
si fermerà davanti a nulla». Zelensky ha quindi annunciato di aver chiesto ai membri del G7 di qualificare la Russia come stato «che sponsorizza il terrorismo».
Lo stato russo «si è trasformato nell’organizzazione terroristica più
grande del mondo. Questo è un fatto. E deve essere un assunto legale.
Tutti nel mondo dovrebbero sapere che comprare o trasportare petrolio
russo, mantenersi in contatto con le banche russe, pagare imposte o
diritti allo stato russo è dare denaro ai terroristi», ha concluso.
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