Il Paese a due volti che sa anche sorprendere (se ha un piano)
Da dove nasce tutta questo apparente schizofrenia e dove sta portando l’Italia? Le sorprese positive di quest’estate hanno almeno tre cause. La prima è un’iniezione di denaro pubblico a famiglie e imprese da oltre un punto di Pil in sei mesi (e tra poco da quasi due punti) eseguita dal governo uscente riuscendo a preservare gli obiettivi di risanamento. La seconda è la rivincita del turismo dopo le rinunce da Covid, soprattutto da parte di chi viene dall’estero e vuole visitare Italia, Spagna e Francia: un anno fa gli hotel nel Paese erano pieni al 31% in giugno, nel 2022 lo sono al 76%. Ma la terza causa è la più interessante, perché il tessuto delle imprese sopravvissuto all’ultimo, durissimo quindicennio ha maturato una competitività di prezzo e di prodotto che prima non c’era: il tasso d’inflazione italiano oggi regolarmente sotto alle medie dell’area euro dimostra e, a un tempo, accresce questa capacità di tante aziende di stare sui mercati internazionali.
Naturalmente l’Italia non si è liberata delle sue tare storiche. Un modo per farle pesare meno era far vedere agli imprenditori, ai lavoratori e a chi si forma agli studi che per il Paese c’erano un piano e la capacità di eseguirlo. Ora tutto ciò, ancora una volta, torna del tutto in gioco.
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