Civitanova Marche, nigeriano ucciso a colpi di stampella in centro. Fermato l’aggressore, un 32enne italiano: “Importunava la mia fidanzata”
Il fermato: «Ha importunato la mia fidanzata»
È a
loro che l’aggressore ha dato una sola spiegazione per il folle gesto:
«Ha importunato la mia fidanzata». Parole che gli inquirenti devono
verificare, incrociandola proprio con l’ampia mole di immagini e
testimonianze. Le indagini, coordinate dal piemme Rastrelli, sono
affidate alla squadra mobile guidata dal commissario capo Matteo Luconi:
il magistrato ha disposto l’autopsia sul cadavere del nigeriano, che
sarà eseguita la prossima settimana dal medico legale Ilaria De Vitis.
L’avvocato della vittima: «Era una persona tranquilla»
«Non
aveva precedenti con la giustizia, era una persona tranquilla – ha
riferito l’avvocato, Francesco Mantella -. Per come lo conosco, non
credo che possa aver provocato una reazione come quella che lo ha
ucciso. Sono sicuro che le indagini sapranno valutare la condotta
dell’aggressore, che per quanto mi riguarda è censurabile a prescindere,
soprattutto a Civitanova, che si è sempre mostrata città aperta e
tollerante». Il legale aveva seguito Ogorchukwu successivamente a un
incidente stradale, che aveva costretto il nigeriano a usare una
stampella per camminare.
Gli amici: «Mai avrebbe potuto provocare un’ira così violenta»
I
residenti descrivono Alika Ogorchukwu come un frequentatore assiduo
della città marchigiana, una persona gentile. Mai – sostiene chi lo
conosceva – avrebbe potuto provocare un’ira così violenta da scatenare
una reazione così violenta. Dalle prime informazioni, Ogorchukwu non
aveva precedenti penali. Un incidente stradale lo avrebbe costretto a
usare la stampella, quella che usava per sostenersi e che si è rivelata
un’arma fatale.
Il presidente Acquaroli: «Sono sconvolto»
«Sono sconvolto e addolorato per quanto è accaduto oggi pomeriggio a Civitanova Marche. Esprimo profondo cordoglio alla famiglia e ai cari del cittadino nigeriano brutalmente ucciso in pieno giorno nel centro della città e mi auguro che le autorità competenti possano rapidamente assicurare alla giustizia l’autore di questo crimine». Così il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli.
LA STAMPA
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