Letta rilancia la patrimoniale sui “super ricchi”. Ma non lo segue neppure Conte

Matteo Salvini sintetizza così: «25 settembre. Chi sceglie il Pd sceglie più tasse, chi sceglie la Lega sceglie la flat tax al 15% e la pace fiscale. Chi non sceglie, poi non si lamenti». E su twitter posta una card in cui si legge: «Letta rispolvera un grande classico della sinistra: la patrimoniale. Chi sceglie il Pd sceglie più tasse». Giorgia Meloni attacca: «Letta lo ammette: la patrimoniale è il pilastro del suo programma. Il 25 settembre gli italiani potranno scegliere: votare il Pd che vuole più tasse e colpire i patrimoni, oppure votare Fratelli d’Italia che non vuole più tasse e che si batterà per tutelare chi produce ricchezza e crea lavoro». Anche per Maurizio Lupi di Noi per l’Italia ci vede «una patrimoniale mascherata. La soluzione migliore è invece quella del robusto taglio alle tasse sul lavoro per creare occupazione».

Ma boccia la proposta anche l’ex alleato di Letta, Giuseppe Conte: «Il problema dei giovani non lo risolvi tassando i super ricchi e offrendo una dote ai 18enni. E chi ha compiuto dai 19 anni in su? I giovani non vogliono una dote, vogliono la speranza per il proprio futuro, vogliono un’opportunità concreta di lavoro, non il lavoro precario di un giorno o una settimana».

IL GIORNALE

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