Così i Dugin usavano il Covid per tessere trame in Europa
Nelle mail rivelate dal Dossier Center di Mikhail Khodorkovsky e Michael Weiss, si legge che Tsargrad fungeva anche da intermediario tra i partiti e i politici di alto rango della Russia. E stava organizzando per l’autunno del 2019 un mega evento del network Dugin in Europa. Sappiamo che si sarebbe dovuto tenere al Konstantinovsky Palace, a San Pietroburgo. La cosa poi saltò, anche per una serie di scandali tra cui i contatti Lega-Russia dell’hotel Metropol. Certo è che nei documenti leakati, il braccio destro di Malofeev e Dugin, Mikhail Yakushev, scrive:«Senza il nostro impegno attivo e il nostro sostegno tangibile ai partiti conservatori europei, la loro popolarità e influenza in Europa continueranno a diminuire». Yakushev parla anche dell’epidemia di Covid, che è all’inizio, e può essere sfruttata: «Riteniamo che al momento ci sia ancora la possibilità di ripristinare i contatti per un lavoro sistematico con gli euroscettici per contrastare la politica sanzionatoria di Bruxelles». Di lì a poco, Vladimir Putin concorda con Giuseppe Conte la missione di aiuti russi in Italia, ormai da molti osservatori ritenuta una spy ops su suolo Nato.
LA STAMPA
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