I ritardi dell’Ema e i vaccini M-Rna
Ma inutile attendersi che i richiami con i vaccini aggiornati possano fare la differenza: la risposta immunitaria, dopo tre dosi di vaccino e, spesso, anche un’infezione, è ormai definita e le piccole differenze esistenti tra le sottovarianti del SARS-CoV-2 non sono sufficienti a modificarla. Uno studio appena pubblicato sulla rivista Nature arriva, infatti, a confermare che «il miglior richiamo è quello immediatamente disponibile» perché la quarta dose ha la medesima efficacia per tutti i tipi di vaccino utilizzati. Peccato però che la nostra politica e anche molti colleghi abbiano fatto credere agli italiani che a breve sarebbe arrivato un vaccino migliore, facendoli rinunciare alla quarta dose durante una forte ondata pandemica. La mancanza di chiarezza, la comunicazione confusa perché non supportata da dati e la lentezza nelle decisioni rischiano di farci perdere il contatto con i cittadini, come purtroppo già evidenziato dal rifiuto del richiamo da parte degli over 60. Oggi più che mai, per riuscire a convivere con il virus e ridurre i danni alle persone e all’economia, servono trasparenza, competenza e tempestività. Tre qualità che, negli ultimi mesi, sono purtroppo mancate, in Europa come in Italia.
LA STAMPA
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