Navi russe uscite dal Mediterraneo ora dirette verso il Regno Unito
Ricordiamo che “Tributs”, “Varyag” e “Grigorovich”, insieme alla nave spia Tatishchev, sono state protagoniste di un exploit in profondità nel Mare Adriatico intorno al 20 di agosto, tallonate da vicino da unità della nostra Marina Militare tra cui il sottomarino classe U-212 “Longobardo”. Quella particolare azione, effettuata in questo preciso momento storico, è stata un forte segnale alla Nato, che effettua missioni di pattugliamento e Fonop (Freedom of Navigation Operation) nel Mar Nero da tempo. Missioni sospese però, a seguito dell’inizio degli eventi bellici per la chiusura degli Stretti del Bosforo e dei Dardanelli al naviglio militare da parte della Turchia secondo i dettami del Trattato di Montreux.
Anche il viaggio verso il Mare d’Irlanda della piccola flottiglia russa capitanata dall’incrociatore “Marshall Ustinov” è un messaggio diretto al Regno Unito e, in misura minore, alla stessa Irlanda: le navi, nelle passate 24 ore, hanno effettuato diverse inversioni di rotta in quelle acque, come a testare le difese britanniche. Londra, infatti, è l’attore più attivo nel contrasto alla Russia dopo Washington all’interno dell’Alleanza Atlantica: gli aiuti militari britannici sono infatti i secondi per valore e numero dopo quelli statunitensi. Inoltre il Regno Unito si è dimostrato molto più determinato nel colpire gli interessi economici russi rispetto agli altri Alleati. Parimenti nel Paese aumentano le precauzioni in caso di conflitto aperto: il Daily Express, qualche giorno fa, riportava – a dire il vero con un po’ troppa leggerezza – che gli aeroporti civili britannici si stanno preparando ad ospitare aerei da combattimento per la prima volta dalla Seconda Guerra Mondiale.
Il concetto è di disperdere i velivoli dagli aeroporti di stanza in modo da garantirne la sopravvivenza in caso di attacco, e prende il nome di Agile Combat Employment (Ace) ed è in esercizio da più di un anno. Concepito principalmente per essere utilizzato in potenziali hotspot in tutto il mondo, come l’Indo-Pacifico, il Medio Oriente o persino i fianchi orientali della Nato in Europa, è stato introdotto in forma “casalinga” a seguito dell’invasione russa dell’Ucraina. Questo settembre verrà condotta una prova che vedrà partecipare Typhoon ed F-35 con base a Norfolk, Lincolnshire e Scozia spargersi in piccoli gruppi basati in un numero selezionato di aeroporti regionali che dispongono di piste in grado di ospitarli. L’Ace sarà testato anche in un altro modo: assicurando che gli aeroporti di decentramento siano dotati di carburante e munizioni sufficienti per consentire agli aerei da combattimento di atterrarvi ed effettuare tutte le operazioni di rifornimento rapidamente prima di decollare di nuovo.
Tornando al gruppo navale, nelle prossime ore vedremo se farà rotta per il Canale della Manica oppure attraverso lo stretto braccio di mare che separa l’Irlanda dal Regno Unito per tornare alla base della Flotta del Nord, a Severomorsk.
INSIDEOVER
IL GIORNALE
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