Perché serve il rigassificatore di Piombino contro l’emergenza gas?
Rigassificatori, la posizione dei partiti
Nel dettaglio dei singoli programmi elettorali, a livello nazionale FdI dice «sì». A livello locale su Piombino è un «no». Forza Italia non li cita espressamente, ma il coordinatore di Fi, Antonio Tajani, ha dichiarato che «siamo assolutamente a favore dei rigassificatori» ma a Piombino «prima di prendere una decisione credo sia giusto parlare con la comunità locale e cercare di trovare una soluzione di compromesso». La Lega nel programma elettorale si esprime a favore. Nelle dichiarazioni su Piombino Salvini invece tergiversa. Il Pd scrive nel programma che il ricorso ai rigassificatori «appare necessario, ma a condizione che costituiscano soluzioni-ponte, rimanendo attivi pochi anni e che possano essere smobilitati per non interrompere la prospettiva della transizione ecologica. I territori dove verranno installati dovranno essere adeguatamente compensati». Il Terzo Polo (Italia Viva e Azione) li cita espressamente nel programma: «Riteniamo necessario completare con procedure straordinarie la costruzione di due rigassificatori galleggianti che consentano l’importazione di gas naturale liquefatto in sostituzione di quello russo». Il M5S nel programma elettorale non li menziona, e nelle dichiarazioni è diviso: il leader Giuseppe Conte «sulla nave in porto a Piombino è contrario», Stefano Patuanelli, ministro alle Politiche agricole, ha detto che «sono un investimento necessario». Per il vicepresidente del Movimento Riccardo Ricciardi invece «Piombino è una scelta assurda». + Europa su Piombino ha promosso una raccolta firme «basta con il dire no a tutto».
Secondo il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, senza l’impianto di Piombino dovremmo fare i conti con un ammanco di circa 5 miliardi di metri cubi e si rischia il razionamento del gas. Sullo sfondo c’è anche il dubbio, rivelato in questi giorni dalla stampa algerina, che l’Algeria non sia in grado nei prossimi mesi di mantenere tutte le forniture promesse via gasdotto. dataroom@corriere.it
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