Ora la coalizione diventa più stabile
A sinistra il Pd capovolge qualsiasi previsione: mantiene e in qualche caso supera le percentuali delle politiche e lascia indietro il Movimento 5 stelle, che sicuramente dirà che le regionali, come le amministrative, non sono la competizione adatta ai pentastellati. Continuare a credere ciecamente nei sondaggi e alla possibilità di rosicchiare un osso, come quello del Pd, rivelatosi più duro di quel che sembrava, a Conte come a Calenda non servirà a molto: solo a consumare la simpatia con cui erano stati accolti dagli elettori, nella speranza che fossero in grado di offrire delle novità, e soprattutto di allargare il bacino elettorale del centrosinistra, invece di concentrarsi entrambi sull’ipotesi, divenuta illusoria, di liquidare il partito (ancora per qualche giorno) di Letta. Difficilmente tuttavia Terzo polo e progressisti cambieranno strategia. Almeno di qui alle Europee del prossimo anno, in cui si voterà con il sistema proporzionale e ogni leader e ogni partito potranno continuare a fare di testa propria.
LA STAMPA
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