Il Btp Italia fa boom: richieste per 4 miliardi. Ecco come protegge dall’inflazione
Sandra Riccio
MILANO. Sì è chiusa con ordini quasi 4 miliardi di euro (3,64 miliardi) la prima giornata di collocamento del nuovo Btp Italia (cedola al 2%). La domanda ha superato quella registrata per la precedente edizione del titolo di Stato linkato all’inflazione italiana che, nel novembre scorso, aveva archiviato il primo giorno di emissione a quota 3,18 miliardi (durata 5 anni cedola all’1,6%). Il totale raggiunto a fine periodo aveva sfiorato i 12 miliardi di euro.
Il collocamento della diciannovesima edizione del Btp Italia è partita oggi e si concluderà giovedì 9 marzo (quest’ultima giornata sarà dedicata solo agli investitori istituzionali). Il nuovo titolo avrà una durata di cinque anni (scadenza marzo 2028). La cedola annua minima sarà pari al 2%, come annunciato venerdì scorso dal Tesoro. Questo livello di cedola è più alto rispetto a quello deciso per la tornata precedente, del novembre 2022. Allora il tasso era stato fissato all’1,6%. Come di consueto, la cedola definitiva sarà comunicata all’apertura della quarta giornata di emissione (giovedì) e potrà essere confermata o rivista al rialzo.
La rivalutazione
Ad attirare i piccoli
investitori è soprattutto la rivalutazione semestrale del capitale per
effetto dell’inflazione. Una strada per consentire ai piccoli
risparmiatori di mettersi al riparo dal caro vita. Ogni 6 mesi il Btp
Italia riconosce al suo detentore il recupero della perdita del potere
di acquisto realizzatasi in quel periodo, attraverso il pagamento della
rivalutazione semestrale del capitale sottoscritto. Inoltre, le cedole,
anch’esse pagate semestralmente, garantiscono un rendimento minimo
costante in termini reali. Infatti, l’ammontare di ciascuna cedola è
calcolato moltiplicando la metà del tasso di interesse reale cedolare
annuale fisso, stabilito all’emissione, per il capitale sottoscritto
rivalutato sulla base dell’inflazione verificatasi su base semestrale.
Questo significa che la struttura cedolare caratterizzata da una componente minima a tasso fisso al 2% e da una legata all’andamento dell’inflazione (nello specifico dell’indice Foi ex Tobacco). Vi sarà inoltre un premio fedeltà pari all’8 per mille per coloro che acquisteranno il buono in fase di emissione e lo manterranno in portafoglio fino a scadenza.
Le attese sull’inflazione
Il tasso d’inflazione
ufficiale italiano pubblicato dall’Istat la settimana scorsa ha
registrato, per la prima volta da 5 mesi, una cifra inferiore al 10%
(9,2%) e l’attesa è di concludere l’anno attorno al 6/7% di media. «Tale
previsione implica una discesa molto aggressiva nella seconda parte
dell’anno» spiega Paolo Barbieri Responsabile Fixed Income di Valori
Asset Management.
Per l’esperto, queste stime riducono l’attrattiva di tale strumento in quanto sarà difficile che l’inflazione ripeta il trend osservato negli ultimi 24 mesi e quindi vi è il serio rischio che gli investitori non possano beneficiare della rivalutazione legata al Foi come accaduto negli ultimi tempi.
Il premio fedeltà
Il nuovo Btp Italia offre come
anche le passate tornate un premio fedeltà dell’8 per mille sul capitale
investito (non rivalutato). A patto però che l’investitore che acquista
nei giorni di emissione detenga il titolo fino a scadenza.
Le possibili alternative
«Il nuovo Btp Italia, in
questo momento storico, presenta valide alternative a cominciare dalla
curva Btp che presenta rendimenti dal 4% al 4,5% su scadenze 2027-2033 –
afferma Barbieri –. Anche il mercato Corporate Investment grade europeo
(che a simil duration presenta rendimenti tra il 4,5%-5%) offre
soluzioni alternative». Per l’esperto è proprio in quest’ultimo comparto
che si possono trovare le offerte più interessanti come il Pirelli 2028
(XS2577396430) al 4,65% di rendimento a scadenza o, in alternativa con
taglio retail, le Newlat 2027 (XS2289795465) e le Alerion 2028
(XS2455938212) al 5,15%. Occorre però muoversi con prudenza e valutare
sempre la liquidabilità di questo tipo di obbligazioni. Il Btp ha dalla
sua parte il fatto di essere uno strumento molto scambiato e molto
liquido e di conseguenza è possibile separarsene in qualsiasi momento.
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