La notte delle bombe in Ucraina: l’inferno dalle 4. Il racconto dal fronte

di Lorenzo Cremonesi

Attacchi forti e diffusi in tutto il Paese: missili su Kiev, Odessa, Kharkiv, ma anche su Dnipro e a Zhytomyr. Nella capitale almeno il 15% delle abitazioni senza luce. Continua il braccio di ferro su Bakhmut

La notte delle bombe in Ucraina: l’inferno dalle 4. Il racconto dal fronte
Missili russi lanciati da Belgorod nella notte (Ap)

DAL NOSTRO INVIATO A KRAMATORSK (DONBASS)
Ancora ci svegliamo con gli allarmi. Questa mattina le sirene sono tornate ripetutamente a suonare in tutte le città dell’Ucraina: hanno iniziato prima delle quattro di mattina e continuano ben dopo le sette locali. Qui nel Donbass la cosa non è strana, avviene di fatto più volte ogni giorno e spesso seguono forti esplosioni, le cui conseguenze non sempre vengono poi dettagliate dalle autorità, visto che non è raro vengono colpiti obiettivi militari o comunque edifici abitati da soldati che operano sulle linee del fronte, specie nella zona della cittadina assediata di Bakhmut . Ma oggi gli attacchi sono stati particolarmente forti e diffusi, si sono concentrati sulla capitale e sui grandi centri urbani da Odessa nel sud a Kharkiv nel nord est, però anche attorno a Dnipro e a Zhytomyr nell’ovest non lontano dal confine polacco e verso i Carpazi.

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«Sembra che ancora una volta i russi cerchino di colpire la rete elettrica e le infrastrutture come avveniva in autunno e inizio inverno. Larga parte del Paese è al momento senza elettricità», riportano i media locali. Pare che la zona di Kiev sia stata investita da una cinquantina di esplosioni, il sindaco Vitali Klitschko segnala che almeno il 15 per cento delle abitazioni è al momento senza elettricità e il 40% senza riscaldamento. Erano circa due mesi che il Paese non era interessato da un’ondata di attacchi tanto numerosi e geograficamente ampi. La logica di Mosca è sempre la stessa: fiaccare la volontà di resistenza, spaventare i civili, destabilizzare il lavoro e l’esistenza quotidiana. Secondo il primo bollettino sono almeno 5 i morti nel Paese, 4 vittime solo a Leopoli e una a Dnipropetrovsk.

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