Georgia, dopo la repressione la vittoria degli studenti: il partito di maggioranza ritira la legge modello-Cremlino sugli “agenti stranieri”
Molti dei ragazzi che hanno ottenuto (per ora) questo risultato constatano quanto sia diverso il quadro civile tra Georgia e Russia. Una giovane russa di nome Oksana ha fornito un chiarissimo resoconto della situazione, con anche un po’ di tristezza per le differenze tra Mosca e Tbilisi: «Vedo tutto questo e capisco che, sfortunatamente, è assolutamente impossibile nella Russia di oggi. E vorrei davvero che un giorno potessimo ostentare la nostra opinione, essere in grado di parlare ed essere coraggiosi come vedo ora i georgiani. In questo momento sto guardando la fila di “astronauti” e vedo che le persone stanno ancora davanti a loro e dicono quello che pensano. Voglio davvero vedere lo stesso nel mio paese un giorno». Un’altra russa, Veronica, constatava con PaperKartuli che «la protesta georgiana mi delizia nel profondo della mia anima. Dio, come vorrei essere uno di loro. Ma vengo dalla Russia e una rivolta in Russia è quasi impossibile». I razzi e le bombe terroristiche russe nella notte su tutta l’Ucraina sembravano amaramente confermarlo, proprio in quelle stesse ore.
La decisione di ritirare la bozza di legge arriva come una vittoria inaspettata per i dimostranti. Bisogna vedere se sarà duratura. E quali contraccolpi può avere.
LA STAMPA
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