Questo governo discrimina i bambini

Quel che i sindaci chiedono di fare è quel che succede in gran parte d’Europa: riconoscere ai figli di coppie omosessuali la piena potestà di entrambi i genitori. Roccella dice di credere che un omosessuale possa essere un ottimo genitore: glielo garantiamo, è così. Ma questo alla ministra non interessa. Le interessa come quei bambini sono venuti al mondo, sebbene sappia che per quasi il 90 per cento dei casi la gestazione per altri riguarda coppie eterosessuali cui nessuno va a chiedere nulla. Così arriva a parlare di razzismo, inventa – come fa il resto del governo – qualsiasi scusa per non arrivare al centro della questione. Che è sempre la stessa e ha un nome preciso: discriminazione. Questo governo discrimina i bambini che vivono nel nostro Paese in base a dove sono nati, a come sono nati, a da chi sono nati. E nel frattempo, osa dire di farlo secondo quel che prescrive il nostro ordinamento: il superiore interesse del minore. Che invece viene così calpestato e tradito in nome dell’ennesimo nemico da sventolare a un elettorato a corto di risultati. Si generano mostri per tenere accesa la rabbia sulla quale si sono finora lucrati facili consensi. E’ un gioco cinico e stanco, le piazze di questi giorni lo stanno dimostrando.

LA STAMPA

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