Destra e sinistra, scosse e correnti
Più in generale Marina, con quel che ne consegue – nessun disturbo per il manovratore di palazzo Chigi – e Pina con quel che ne consegue – un deficit di egemonia di Elly Schlein nel partito perso dentro i fatti suoi – sono la fotografia icastica che, va bene la ventata di aria fresca portata dalla nuova segretaria del Pd, ma nei suoi fondamentali la notte è sempre allo stesso punto. E non è destinata a cambiare per volontà degli attori in campo, in termini di iniziativa, ma solo grazie all’irruzione del principio di realtà inteso come evento esterno: l’immigrazione, essendo tecnicamente fuori controllo. Ed è un paradosso per la destra che vi ha costruito una fortuna elettorale e ora non ha uno straccio di politica. Ce ne fosse uno che, dall’altra parte, avverta l’urgenza di una proposta sfidante che non sia l’“accogliamoli tutti”. Su questo non nascono correnti e nemmeno Elly Schlein l’ha illustrata nei suoi incontri europei col Pse. E qui c’è una simmetria con la premier, tornata a mani vuote da Bruxelles
LA STAMPA
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