Bonus bollette: energia, gare, cantieri. Ecco cosa cambia con la proroga
Lavori pubblici: procedure digitali dal prossimo anno per le opere
Cinque libri, 229 articoli e 36 allegati: compongono il nuovo codice degli appalti. Il decreto legislativo che attua la delega al governo è stato approvato, ieri dal consiglio dei ministri. Deregolamentazione, velocizzazione delle procedure sono gli obiettivi della riforma, tra l’altro richiesta dal Pnrr. Dal primo gennaio 2024 è prevista la digitalizzazione degli appalti, con la creazione di una banca dati e di un sistema interconnesso tra tutti i soggetti e le stazioni appaltanti che gestiscono lavori pubblici. Per le opere fino alla soglia comunitaria di 5,3 milioni di euro le procedure di gara sono previste come residuali rispetto a quelle negoziali (invito a 10 offerte per i lavori fino ad 1 milione di euro e di 20 offerte fino a 2,3 milioni di euro). Contro la deregulation il primo aprile scendono in piazza Fillea-Cgil e Feneal-Uil.
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