Corsa contro il tempo per il Pnrr I timori Ue: ma bene gli ultimi passi
Eppure, nonostante le polemiche, è ancora la Commissione che rimarca che una proroga, per la valutazione dello stato di avanzamento del Piano, non è un’anomalia, e «non pregiudica in alcun modo l’esito della richiesta italiana. È abbastanza usuale che avvenga, l’avevamo già fatto il mese scorso per avere più tempo per esaminare la richiesta». La Commissione non esclude che all’Italia, a fine aprile, possa essere concessa un’ulteriore proroga.
Ieri il ministro Fitto ha anche detto che occorre «recuperare le risorse di quei progetti che non hanno una capacità realizzativa entro il 2026, valutare in modo oggettivo la necessità di modificare alcuni obiettivi», rimarcando che l’atteggiamento del governo «è assolutamente costruttivo» con tutti gli attori interessati, primo fra tutti ovviamente la Commissione Ue.
Il Pnrr è «una sfida da far tremare i polsi ma posso sottolineare la determinazione da parte di questo governo», ha aggiunto Fitto. E questo mentre il Pd, con Pina Picierno, esprime preoccupazione e chiede «trasparenza» al governo. E mentre Italia viva dice che il governo Meloni sta «scaricando» i problemi sul governo precedente. Ieri la Corte dei Conti ha sottolineato che le modalità con le quali è stato definito il Piano, con assunzione di risorse umane nel settore pubblico a tempo determinato, ha aumentato la criticità dell’attuazione del Piano stesso.
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