L’arroganza francese sugli ex Br
In verità il nostro sistema giudiziario ha sempre rispettato i diritti degli imputati anche nei processi per terrorismo: non solo mediante la scrupolosa osservanza delle norme del Codice; ma anche riconoscendo l’identità politica degli imputati; come è avvenuto a Torino nel processo ai capi storici delle Brigate Rosse, ammessi persino a contro-interrogare personalmente le loro vittime (quelle ancora vive…).
Da ultimo, i “cugini” francesi, così premurosi e zelanti nel fornire assistenza ai terroristi che vogliono sfuggire alla giustizia italiana, non sembrano altrettanto disponibili verso i poveracci extracomunitari che cercano di oltrepassare la frontiera italo-francese per sfuggire alla fame e alla persecuzione. Si tratta forse di “grandeur” a corrente alternata?
LA STAMPA
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