Meloni e Sanchez dimenticano le distanze: azione comune su sbarchi e Pnrr

Unità di intenti anche sul Pnrr, un fronte – raccontano fonti spagnole – sul quale Meloni avrebbe mostrato grande preoccupazione perché ha «ereditato» da Giuseppe Conte e Mario Draghi «alcuni obiettivi non realizzabili». Nelle dichiarazioni alla stampa, dunque, la premier torna a invocare «piena flessibilità sull’uso dei fondi esistenti», anche guardando a una rimodulazione del Recovery. Un fronte su cui Sanchez in verità è piuttosto laico. L’intesa, forte e solida, è invece sulla necessità di posticipare la scadenza del 2026. Un termine sul quale, spigava qualche settimana fa il ministro Raffaele Fitto durante un’audizione in Senato, la Commissione lascia intendere ci siano pochissimi margini d’intervento.

Infine, piena intesa sul sostegno all’Ucraina e l’intenzione di rafforzare il partenariato strategico tra Italia e Spagna su energia e cultura. Proprio sul primo fronte, peraltro, Sanchez è pronto a impegnare il semestre di presidenza spagnola dell’Ue per promuovere, «con l’appoggio dell’Italia», la riforma del mercato elettrico europeo, perché «la competitività – spiega lo spagnolo – oggi risiede nell’avere prezzi accessibili dell’energia» e la situazione in Spagna e Italia «non è accettabile».

IL GIORNALE

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