Taglio alle detrazioni, così il governo prepara la riduzione dell’Irpef
Un capitolo è stato dedicato alla lotta all’evasione. «Vogliamo combattere l’evasione fiscale, lo faremo attraverso banche dati, gli strumenti tecnologici, vogliamo occuparci delle tematiche di fiscalità internazionali» ha dichiarato Leo. Prima di fare la guerra agli evasori però si cerca di istituire un fisco “amico”. Per le imprese di piccole e medie dimensioni «introdurremo il cosiddetto concordato preventivo biennale. Il fisco ha a disposizione tanti strumenti come le banche dati, la precompilata, la fatturazione elettronica, i corrispettivi telematici, inoltre lavoreremo con l’intelligenza artificiale e l’analisi predittiva» ha ricordato il vice ministro. Sulla base di questi strumenti l’erario potrà sapere «al millimetro qual è il reddito di un contribuente e di proporgli il concordato preventivo in modo che per due anni non avrà seccature sul versante delle imposte dirette» ha spiegato. Per quanto riguarda le imprese di maggiori dimensioni la volontà è quella di istituire una «cooperative compliance» ossia un regime premiale che riconosce ai contribuenti collaborativi e meritevoli una serie di vantaggi di natura sostanziale e procedurale. «Oggi è previsto per un importo molto rilevante cercheremo di abbassarlo portandolo a 750 milioni di euro e poi a 100 milioni introducendo un meccanismo che guardi ex ante e non ex post all’attività di accertamento» ha evidenziato Leo. Non solo, fra le misure, viene previsto il taglio delle sanzioni penali per la cosiddetta evasione per necessità.
IL TEMPO
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